Una rivoluzione culturale nello sport che parta dalle scuole, con l'obiettivo di poter "vincere tutti, per davvero". È la proposta presentata dal campione olimpico Filippo Tortu, protagonista del monologo in onda a "Le Iene" durante la puntata in onda martedì 24 ottobre in prima serata su Italia 1.
"In questi giorni si è parlato molto dei valori e della formazione degli atleti professionisti", esordisce Filippo Tortu a "Le Iene", riferendosi alla spinosa questione scommesse che ha recentemente scosso il mondo del calcio. Quindi il velocista milanese, campione olimpico nella staffetta 4x100 metri ai Giochi di Tokyo, ha proseguito: "Io credo che una rivoluzione culturale nello sport debba ripartire dalle scuole, dove l'educazione fisica spesso è concepita come l'occasione per giocare con un pallone senza troppi pensieri, o per ripassare per l'interrogazione dell'ora successiva".
"Io mi sono innamorato dell'atletica grazie a un documentario sulla vittoria di Livio Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma del 1960, e credo che mostrare e raccontare ai ragazzi le grandi imprese sportive del nostro passato possa essere il primo passo per emozionare e trasmettere i veri valori dello sport".
"Lo sport fa stare in salute, ma va messo al centro delle nostre vite e dei programmi scolastici per tante altre ragioni - prosegue il venticinquenne, soffermandosi quindi sull'importanza di un'educazione sportiva adeguata - Ti porta fuori dalla tua comfort zone e ti costringe ad affrontare i tuoi limiti; ti insegna a mantenere la calma sotto pressione, a prenderti le tue responsabilità, a esserci per gli altri, a rispettare loro e le regole, tutte lezioni che ti porti dietro a vita".
Quindi, Tortu conclude: "Qualcuno dirà che è difficile, che mancano le strutture e i fondi, ma questo cambiamento da qualche parte deve pur iniziare. Perché insegnare lo sport è una sfida che si vince non solo quando un ragazzo diventa un atleta professionista, ma quando diventa un essere umano migliore. Solo allora si vince tutti, per davvero".
Filippo Tortu, i recordNato a Milano il 15 giugno 1998, Filippo Tortu muove i primi passi nell'atletica leggera all'età di otto anni e dal periodo delle scuole medie viene allenato dal padre Salvino, ex velocista a sua volta. Dal 2015 colleziona un record dopo l'altro, dai primati nelle categorie giovanili, fino a diventare il primo italiano a scendere sotto il muro dei 10 secondi sui 100 metri piani.
Filippo Tortu, la vittoria alle Olimpiadi
Il sogno di vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi si realizza nell'agosto 2021 durante i Giochi di Tokyo. Inserito nella batteria insieme a Lorenzo Patta, Marcell Jacobs e Fausto Desalu, Filippo Tortu conquista la vittoria nella staffetta 4×100 metri rimontando il velocista britannico Nethaneel Mitchell-Blake durante l'ultima frazione della finale, chiusa con il nuovo record italiano di 37"50.
Filippo Tortu ai mondiali di Budapest 2023
Durante i campionati di atletica leggera che si sono svolti in Ungheria, la spedizione azzurra sfiora nuovamente l'impresa nei 4x100 metri: Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu ottengono la medaglia d'argento dietro gli Stati Uniti e davanti alla Giamaica.