Terrorismo, Piantedosi: "Monitoriamo alcuni soggetti vicini all'Isis" | Mattarella: "I germi dell'odio alimentano minacce contro la libertà"
Il ministro: "Attenzione alta sui lupi solitari e rischio emulazione. In Italia 286 obiettivi di massima sensibilità, presidiati anche dall'esercito"
Vicende come quella dei due egiziani arrestati a Milano per terrorismo e accusati di essere attivisti dell'Isis "non sono casi isolati". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi spiegando che "ci sono casi all'attenzione periodica e ciclica delle nostre forze di intelligence e delle forze di polizia. Ci sono diversi personaggi tenuti sotto la doverosa attenzione". E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aggiunge: "I germi dell'odio alimentano minacce terroristiche".
"Mattarella: "I germi dell'odio alimentano minacce terroristiche" -
"I prefetti sono presidi di legalità e l'attenzione dei cittadini verso la tutela dei diritti li interpella in modo crescente - continua il Capo dello Stato -. Il contesto nel quale ci troviamo ad agire rende particolarmente impegnativi i vostri compiti. Si diffondono germi della pseudocultura della violenza e dell'odio, a livello internazionale e interno. E questo alimenta minacce anche di natura terroristica e comportamenti che aggrediscono la libertà dei cittadini, ai quali vanno sempre garantiti i diritti fondamentali di espressione, associazione e riunione, sanciti dalla nostra Carta.
"Piantedosi: in Italia nessuna rete -
"Quello che è emerso finora è che non sarebbe presente un'organizzazione vera e propria presente in Italia che coordina - spiega Piantedosi -. Sono soggetti che hanno tra di loro collegamenti soprattutto attraverso la rete con organizzazioni dai Paesi di provenienza".
"Attenzione alta sui lupi solitari e rischio emulazione" -
"Non esistono al momento nel sistema di intelligence e della prevenzione possibilità di eventi nell'immediatezza che siano legati in modo strutturato ad organizzazioni terroristiche internazionali. Tuttavia - sottolinea il ministro - teniamo alta attenzione perché come abbiamo visto dagli ultimi episodi in Francia e Belgio la minaccia è anche di tipo indefinito, come i lupi solitari e i casi di emulazione che ci impongono di mantenere alta l'attenzione. Abbiamo un sistema di polizia e di intelligence che ha quasi sempre accertato i fenomeni sul nascere".
"In Italia 286 obiettivi di massima sensibilità" -
Il ministro ha fornito poi alcuni dati. "Su un bacino di 28mila obiettivi sensibili, sono 286 quelli classificati di massima sensibilità e che quindi hanno una formula di vigilanza fissa 24 ore su 24, talvolta con operatori dell'esercito. Abbiamo fatto una valutazione complessiva degli obiettivi - ha precisato Piantedosi - ma non tutti presentano caratteristiche di vulnerabilità tali da richiedere un presidio. C'è un'articolazione del controllo che non si fonda sul presidio fisso, ma viene articolato con formule estemporanee, o dinamiche dedicate".
"Serve una nuova missione navale nel Mediterraneo" -
Il ministro dell'Interno ha parlato poi della questione Mediterraneo. "Sul versante della rotta del Mediterraneo centrale, le caratteristiche di quel corridoio rendono problematica l'idea del blocco navale, se non c'è la condivisione del Paese di partenza dei flussi. Il dato positivo che l'Italia ha posto al centro del dibattito europeo è di una rinnovata missione navale che possa avere caratteristiche diverse dal passato: è una discussione in essere tra uno dei punti che Von Der Leyen ha indicato sul contrasto all'immigrazione irregolare".