E' tutto come in una favola, il lieto fine te lo aspetti. Con la BMW Serie 5 è così, solo che non si deve attendere la fine della storia, perchè da quando la guardi, fino al momento in cui la guidi e dopo la posteggi, le sensazioni sono di piacere e divertimento di guida, nonostante lei sia cresciuta e anche più impegnativa, conseguenza di una certa maturità che l'ha resa più sofisticata.
I particolari degli esterni -
Ti soffermi a guardarla e a colpo d'occhio pensi: "è cresciuta questa nuova Serie 5!". Proprio così, ha una lunghezza di 506 cm, che sulla carta sono 10 cm in più rispetto al vecchio modello, ma non è tutto, perchè la crescita è riscontrabile anche nella larghezza (190 cm, ovvero +3 cm rispetto alla vecchia generazione) e anche in altezza, toccando i 152 cm (+4 cm). La crescita è fisiologica, ci sta, dopo tutto le nuove automobili crescono un po' in tutti i segmenti e un po' di spazio in più fa comodo a ogni tipologia di passeggero...certo, le nostre strade restano le stesse, ma questo non conta per altri mercati dove la Serie 5 ha nutrite schiere di ammiratori. Un paio di esempi: negli Stati Uniti e in Cina. In generale il design le ha regalato fari più sottili e un’ampia mascherina che (optional) può avere anche il contorno illuminato, ma ci sono anche nuovi particolari come le maniglie delle porte a filo della carrozzeria. Si tratta di uno dei tanti elementi che hanno contribuito al miglioramento dell'efficienza aerodinamica (il nuovo Cx è di 0,23), oltre a un andamento diverso delle linee, basta osservare come scendono verso il posteriore, totalmente rivisto rispetto al passato, che oggi le dona un aspetto meno aggressivo, ma più elegante.
"Il restauro" dell'abitacolo -
E qui ci sono tante cose da dire: provate a entrare nell'abitacolo della nuova Serie 5 e ne riparliamo! Dunque, cerchiamo di raccontarvelo seguendo gli aspetti o le nuove caratteristiche più importanti. Intanto l'aspetto premium resta invariato, sia nelle finiture, che negli assemblaggi e anche nella scelta dei materiali, che dimostrano una certa attenzione verso il concetto di sostenibilità. In BMW ci tengono infatti a precisare che i materiali sono 100% vegani e stiamo parlando di quelli che rivestono i sedili, il volante, la plancia e i pannelli delle porte. Davanti gli occhi dei passeggeri c'è poi un doppio schermo che unisce in un display curvo la strumentazione digitale da 12.3" e il sistema di infotainment da 14.9", gestito da un software BMW che si basa su sistema operativo Linux. Per quanto riguarda la connettività, Android Auto e Apple car play sono senza fili. Tra i due sedili anteriori, comodi ma personalmente un po' duri, c'è il tunnel che ospita il comando a rotore dell'iDrive, il selettore della trasmissione, la leva di avviamento del motore e diversi tasti grazie ai quali si può interagire con le diverse funzioni racchiuse nella schermata principale dell’infotainment. Comodi i sedili posteriori, che hanno gli schienali abbattibili secondo lo schema 40/20/40 e che si possono anche riscaldare o rinfrescare, tanto lo spazio per le gambe e per la testa dei passeggeri posteriori. Il bagagliaio ha una capacità minima di 520 litri per le unità a benzina e diesel, da 490 litri per la variante elettrica.
Le motorizzazioni in listino -
Se escludiamo da questo paragrafo le due Serie 5 protagoniste del nostro primo contatto, ovvero la 520d xDrive a trazione integrale (che ha un costo di partenza di 70.300 euro) e la i5 M60, variante 100% elettrica, con doppio motore, trazione integrale e 601 CV ad prezzo di listino di 100.200 euro, si scopre che l'offerta della Casa tedesca è come sempre molto ricca. Si passa per esempio dalla 520d, che monta un motore 2 litri diesel da 197 CV e 400 Nm di coppia, mild hybrid, a trazione posteriore (già che ci siamo vi lasciamo anche il suo prezzo di partenza, di 67.900 euro) e si arriva alla full electric, che si chiama i5 eDrive40, mossa da un solo motore posteriore da 340 CV, con una coppia di 430 Nm e un'autonomia dichiarata di 582 chilometri (tutto questo al costo di 74.400 euro). In mezzo c'è dell'altro: c'è per esempio un 2 litri a benzina mild hybrid da 208 CV, ma sono presenti anche le versioni plug-in hybrid, con 4 e 6 cilindri a benzina, 530e e 550e, da 299 e 489 CV, capaci di viaggiare fino a 103 chilometri nella sola modalità EV.
Abbiamo guidato due Serie 5 molto diverse tra loro -
Dunque, immaginiamo che tutti conosciate il racconto "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", ma immaginiamo che tra voi, cari lettori, non tutti avete avuto l'opportunità di uscire una giornata intera con il dottor Jekyll e il signor Hyde. A noi è capitato proprio ieri: la mattina abbiamo guidato la 520d xDrive, a gasolio e con trazione integrale, il pomeriggio ci siamo messi al volante della i5 M60, variante 100% elettrica, con doppio motore, trazione integrale e 601 CV. Alla sera eravamo un po' confusi per via delle due distinte personalità, ognuna imprevedibile e sorprendente al tempo stesso, ambivalenti nella loro natura ma analoghe nel manifestarla. Però ci ha colpito un particolare, che coerentemente abbiamo accennato in apertura di questo articolo: sin da subito, ci è piaciuta davvero tanto sia la versione "dottor Jekyll" che quella "signor Hyde" della nuova Serie 5. Nessuna delle due ci ha deluso, anzi, ognuna ci ha sorpreso piacevolmente e pensavamo..."con quale vorremmo tornare a casa e averla tutta per noi, posteggiata nel nostro box?"...accidenti, non lo sappiamo ancora, le vorremmo tutte e due. Così, proprio mentre scriviamo questo articolo per voi, ragioniamo ancora a voce alta e battiamo al pc le nostre sensazioni sulle due Serie 5, così diverse ma così sincere!
La 520d xDrive trasmette un fantastico ritorno a un passato che non vivremo più: guidare un'ammiraglia dal cuore a gasolio resterà un ricordo con cuore infranto. Bastano i suoi 197 CV di potenza e i 400 Nm di coppia per rivivere i piaceri di un tempo, fatti di riprese vivaci e corpose e di viaggi sereni garantiti dal giusto rapporto tra quello che si spendeva alla pompa di rifornimento e i chilometri di autonomia. Tutto il resto è comfort di alto livello e prestazioni di assoluto rispetto: la diesel raggiunge una velocità di 228 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, per non parlare dei consumi, appunto, da vera diesel, nonostante l'auto sia pesante e abbia la trazione integrale. In sintesi, guidarla è davvero bello, semplice, sicuro e il tutto avviene in una "bolla" di estremo comfort e di intrattenimento e assistenza tecnologica da prima della classe. Almeno tra noi, diciamolo: questa versione della Serie 5 è quello che ogni automobilista vorrebbe guidare per tanti e tanti anni ancora!
Ma...dietro l'angolo ci aspetta la i5 M60, variante 100% elettrica, il futuro dell'automobile, paladina di una transizione presente che cerca di accompagnare la mobilità verso l'inizio totale di una nuova era. Sicuramente più vispa della sorella diesel, ci ha dato subito il "benvenuti al volante" con quell'aria di chi nasconde qualcosa ma ti avvicina col sorrisino a mezza bocca. Lo avrete già capito: in fondo anche noi sapevamo sin da subito che avremmo dovuto fare i conti con un powertrain pazzesco, capace di proiettarci in uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi e poco importa se in BMW hanno autolimitato la velocità massima a 230 km/h, tanto ci si arriva in un attimo e tutto quello che succede durante quest'attimo è roba fantascientifica da ritorno al futuro. La i5 M60 è sicuramente una "zero emissioni" ma caspita quanto è performante: schizza via come un razzo assecondata dalla bontà della tenuta di strada e da un volante che indirizza le gomme proprio dove vogliamo noi! Unico modo per fermarla o almeno rallentarla un po', se si escludono i freni (top come sempre e con una frenata rigenerativa potente) è quello di finirle quanto prima l'autonomia (516 chilometri). A proposito, la batteria ha una capacità di 81,2 kWh ed è ricaricabile in corrente alternata fino a 11 kW, mentre se avviene da una colonnina a rete continua fino a 205 kW, si può passare dal 10% all’80% in circa trenta minuti. E allora, ci chiediamo ancora: se questa fosse l'ultima delle Serie 5, quale porteremmo a casa con noi? Non lo sappiamo ancora, magari per darvi una risposta attendibile chiederemo a BMW di farcele guidare ancora una volta, separatamente, per un tempo prolungato e chissà, solo così saremo capaci di risolvere "Lo strano caso del dottor 520d xDrive e del signor i5 M60".