Nell'attacco del 7 ottobre sferrato da Hamas a Israele sono rimaste uccise Carmella Dann, 80 anni, e Noya Dann, 12, nonna e nipote. Le hanno trovate morte, abbracciate l'una all'altra nel rifugio della loro casa nel kibbutz di Nir Oz, al confine con Gaza. Altri famigliari dell'80enne risultano, invece, rapiti: i nipoti Sahar (16 anni) ed Erez (12anni), portati a forza da Hamas nella Striscia insieme al padre Ofer Calderon.
Noya e la passione per Harry Potter -
In un primo momento, si era diffusa la notizia che Noya, fan di Harry Potter, fosse tra gli ostaggi di Hamas portati a Gaza. L'autrice della celebre saga sul maghetto di Hogwarts, JK Rowling, retwittò un post dell'account ufficiale dello Stato ebraico con l'immagine della ragazzina autistica, che la indicava fra gli ostaggi catturati. Nella foto, la 12enne è vestita come uno dei personaggi protagonisti, Hermione, e tiene in mano una bacchetta magica e uno dei libri della serie. "Per ovvi motivi, questa immagine mi ha colpito", ha scrisse l'autrice, aggiungendo che il rapimento di bambini è "spregevole e del tutto ingiustificabile" ed esprimendo la propria speranza per il rilascio di tutti i prigionieri a Gaza. In realtà, la 12enne non ha mai lasciato la sua abitazione ed è lì che è stata assassinata insieme alla nonna.
L'attacco di Hamas al kibbutz di Nir Oz -
Un attacco missilistico contro il kibbutz di Nir Oz, nel sud di Israele, ha causato la morte di diversi civili. L'attacco terroristico è avvenuto il 7 ottobre 2023, intorno alle 10:30 del mattino, quando una salva di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza ha colpito il centro abitato, provocando incendi e danni alle abitazioni. Il gruppo terroristico di Hamas ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, definendolo una "risposta alla continua aggressione israeliana". Le forze di sicurezza e l'esercito israeliane hanno reagito con raid aerei e terrestri contro le postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Il primo ministro israeliano ha condannato l'attacco come un "atto di barbarie" e ha promesso di "non lasciare impuniti i responsabili". Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso la sua "profonda preoccupazione" per la situazione e ha chiesto una "cessazione immediata delle ostilità".