A Prato, in quella via, il martedì c'è la pulizia stradale. Così la donna, incinta al nono mese, si era precipitata a spostare la sua auto, ma nonostante i ripetuti tentativi, la macchina non ha voluto saperne di avviarsi. Batteria scarica. Solo l'intervento successivo di un elettrauto ha sbloccato la situazione ma intanto i vigili (che hanno assistito alla scena) le hanno comunque fatto la multa: "Non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri automobilisti" dicono i due.
La batteria scarica - A denunciare l'accaduto al quotidiano La Nazione è la suocera della malcapitata. Secondo quanto riferito, la ragazza era scesa in strada per spostare la sua vettura in quanto il martedì c’è la pulizia. L’auto non si è avviata nonostante i molteplici tentativi. "E’ arrivato anche l’altro mio figlio per darle una mano ma l'auto non voleva sapere di mettersi in moto – aggiunge – dopo infatti abbiamo chiamato l’elettrauto che ha constato come la batteria fosse da cambiare. Le due ausiliarie del traffico hanno assistito a tutta la scena ma hanno comunque insistito con la ragazza di mio figlio dicendole che avrebbe dovuto spostare l’auto in qualsiasi modo. Ma come avrebbe potuto fare? La doveva spingere? Al nono mese di gravidanza? Fra l’altro si tratta di una macchina con un sensore per cui si blocca quando la batteria è scarica. Non l’avrebbe mossa di lì nessuno".
La ragazza è sotto shock - La ragazza, secondo quanto riportato dalla suocera, è rimasta sconvolta per il modo in cui è stata trattata. "Non ci siamo arrabbiati per la multa – dice la donna – ma per come è stata trattata la compagna di mio figlio. Sono state due donne che non hanno avuto nessun rispetto o compassione per un’altra donna, per di più incinta di nove mesi, con una pancia enorme e ben visibile. Piangeva, era sconvolta. Mi chiedo se sia giusto trattare in questo modo una persona onesta, che non delinque e per di più nelle sue condizioni fisiche. Siamo intenzionati ad andare fino in fondo e, ripeto, non per la multa in sé e per sé".
Il verbale - Nel testo della contravvenzione si legge che "sul posto erano presenti due persone che provavano a metterla in moto, ma l’auto non si accende". Come del resto è accaduto. "Queste due donne - prosegue ancora la suocera della malcapitata - hanno anche detto che dovevano fare la sanzione perché altrimenti ’avrebbero perso il lavoro’ e che non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri automobilisti, visto che c’erano altre macchina parcheggiate in strada. Peccato, che la ragazza fosse l’unica presente e che avesse provato a fare di tutto per spostarla. Non è dipeso da lei il fatto che la macchina non si sia accesa".