La moglie dell'attentatore di Bruxelles, Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino che lunedì sera ha ucciso due svedesi a colpi di kalashnikov, ha rilasciato alcune dichiarazioni in forma anonima al quotidiano belga Het Laatste Nieuws, poi riprese da diverse testate giornalistiche. Subito dopo aver visto i video dell'attacco e aver riconosciuto il marito, la donna è scappata di casa con la figlia più piccola e si è recata in una stazione di polizia per paura che Lassoued tornasse. "Quasi non riesco a parlare di quello che ha fatto. Non ho più il coraggio", ha dichiarato al quotidiano.
"Ho collaborato pienamente con la polizia e fornito tutte le informazioni che potevo, ma non sapevo dove fosse mio marito", ha aggiunto la donna, che ora è sotto shock. Dopo 16 ore trascorse con le forze dell'ordine, la moglie dell'attentatore è riuscita a tornare a casa.
"È morto (la caccia all'uomo per trovare Lassoued, fuggito in sella a uno scooter subito dopo l'attacco, si è conclusa martedì mattina in un bar di Schaerbeek, dove gli agenti l'hanno individuato a seguito di una segnalazione. C'è stato uno scontro a fuoco e l'uomo è morto, ndr). Voglio solo stare a casa con i miei figli", ha sottolineato la donna. La figlia più piccola del killer non si è ancora accorta di nulla. "È troppo presto per dirglielo e non saprei come farlo", ha proseguito. "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno. Eravamo una coppia come tante", ha concluso la moglie di Lassoued.