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Giornata Mondiale del pane: consigli e ricette antispreco  

Si celebra il 16 ottobre la Giornata dedicata a uno degli alimenti più preziosi: idee per conservarlo al meglio e dare una seconda vita a quello raffermo

Giornata Mondiale del pane 

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Budino di pane 
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 Canederli 
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Gnocchi 
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 Polpette cacio e Ova 
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Polpette di lenticchie
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 Torta di pane 
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Il pane è oro. Fin dagli antichi Egizi, che usavano i forni e scoprirono il lievito, il pane ha sostentato intere popolazioni costituendone la principale fonte di nutrimento. Un ingrediente prezioso, tanto versatile ed amato, quanto spesso sottovalutato nella preparazione di ricette, che viene celebrato il 16 ottobre nella Giornata Mondiale del Pane.

Ma il pane è anche uno degli alimenti più sprecati in Italia: secondo l’ultimo report rilasciato da Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, infatti, mediamente un italiano spreca un chilo di pane all’anno. Nonostante venga frequentemente consumato nelle cucine italiane, spesso viene conservato nella maniera sbagliata, provocandone la secchezza in breve tempo.

I dati del pane

In Italia esistono addirittura 250 tipologie di pane diverse e secondo i dati dell’Associazione Nazionale Panificatori. Sul territorio sono presenti circa 24 mila panifici, per una produzione annua di oltre 700 mila tonnellate.

Pane e panificati: come conservarli?

Al contrario di quanto si creda, il pane fa parte di quella categoria di alimenti che è possibile consumare successivamente alla scadenza, in particolare fino a 7 giorni dopo il termine minimo di conservazione. È importante imparare ad utilizzare i propri sensi per osservare, annusare e assaggiare il prodotto, in questo caso il pane apparentemente scaduto, per verificarne l’effettiva integrità.

Ma come conservarlo al meglio? Utilizzando dei sacchetti di carta o di lino: questi materiali traspiranti faranno circolare l’aria, evitando che il pane si secchi prima del tempo. Un panno o un asciugamano di lino possono fungere da alternativa al sacchetto.

Oppure congelandolo, metodo più diffuso e più efficace. All’occorrenza, basterà tirarlo fuori dal freezer e lasciarlo scongelare in frigorifero o a temperatura ambiente per 24 ore. In alternativa, è possibile scaldarlo in forno o in padella.

O ancora, avvolgendo le pagnotte con fogli in cera d’api: gli involucri ecologici di questo materiale, infatti, sfruttano anche altri ingredienti come il cotone bio, l’olio di jojoba e la resina per la conservazione alimentare, mantenendo il pane morbido per diversi giorni.

Le ricette antispreco con il pane raffermo

Esistono tantissime ricette, spesso tramandateci dalle nonne, da sempre pioniere dell’antispreco, per riutilizzare il pane anche quando non è più fragrante diventando protagonista di numerosi piatti della tradizione italiana e non solo.

Gnocchi di pane

Grattugiate o sbriciolate grossolanamente il pane raffermo e bagnatelo con un po’ di latte per renderlo più malleabile. Strizzate il liquido in eccesso e condite con sale e noce moscata. Incorporate poi due uova e del formaggio grattugiato a piacere. Se la consistenza risulta troppo morbida, potete aggiungere un po’ di farina. Cuocete in acqua bollente salata finché non vengono a galla e condite a piacimento (consigliato il ragù).

Canederli trentini

Preparate il brodo di carne (o di verdure) e tenetelo in caldo. In una padella fate sciogliere del burro e unite la cipolla e lo speck tagliati finemente, lasciando rosolare per qualche minuto. A parte, ammorbidite il pane raffermo con del latte, aggiungete le uova e il prezzemolo tritato. Unite il soffritto e amalgamate bene il tutto. Iniziate a formare i canederli roteando l’impasto fra le mani inumidite fino ad ottenere delle palline di circa 5cm. Cuoceteli nel brodo bollente precedentemente preparato per circa 15 minuti.

Polpette di pane e lenticchie

Dividete a metà il pane raffermo: grattugiatene una parte e inumidite il restante con del brodo, o dell’acqua; unite le lenticchie cotte, un paio di uova, il pangrattato preparato in precedenza, del parmigiano e aggiustate di sale e pepe. Mescolate bene l’impasto e forma delle polpette con le mani. Cuocete in forno a 180° per 20 minuti.

Pallotte “cacio e ova”

Ammorbidite la mollica del pane raffermo con del latte, aggiungendo poi del pecorino e del parmigiano grattugiati, uno spicchio d’aglio tritato, del prezzemolo e aggiustate di sale e pepe. Al composto unite 3 uova grandi (o 4 piccole), amalgamando bene. Lasciate riposare in frigo per 30 minuti. Nel frattempo, preparate il sugo con i pomodori pelati, lasciandoli cuocere in un tegame per circa 15 minuti conditi con olio, aglio, basilico e sale. Una volta trascorso il tempo di riposo, iniziate a formare delle pallotte con il composto di pane, friggendole in olio bollente per circa 5 minuti. Una volta scolato l’olio in eccesso, unitele al sugo, facendo cuocere a fuoco lento per altri 10 minuti, smuovendole di tanto in tanto per farle insaporire.

Torta di pane

Lasciate ammorbidire il pane secco o raffermo in un pentolino con dell’acqua e del latte. Trasferite il tutto in una ciotola e aggiungete il vostro miele preferito, un po’ di yogurt bianco (o greco) e un uovo. Aggiustate con un pizzico di sale e aromi a piacere (come la cannella o la scorza del limone). Mescolate il composto e infornatelo in una teglia a 180° per almeno 50 minuti.

Budino di pane

Fate scaldare del latte in un pentolino, senza portare a bollore; aggiungete lo zucchero e la scorza del limone grattugiata e lasciate insaporire per qualche minuto. In una ciotola, sistemate la mollica del pane raffermo e versatevi sopra il latte aromatizzato, lasciando riposare per mezz’ora. A parte, sbattete due uova con il miele e un cucchiaio di brandy. Una volta trascorso il tempo di riposo, aggiungete il composto di pane e latte alle uova. In uno stampo da forno versate qualche cucchiaio di zucchero e mettetelo sul fuoco fino a che quest’ultimo non si sia sciolto e diventato color caramello; fate poi roteare lo stampo di modo che il caramello vada a coprire tutti i bordi. Sistemate il pane raffermo nello stampo e successivamente posizionate quest’ultimo in una teglia più grande, in cui verserete dell’acqua per fare una cottura a bagnomaria. Cuocete in forno per 40 minuti a 180° e lasciate raffreddare prima di servire.

Di Indira Fassioni 

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