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Manovra, Palazzo Chigi: "Priorità a redditi e pensioni più basse"

Dopo l'incontro con le parti sociali: "La manovra sarà seria, responsabile e realista" si legge nella nota. Uil: "Bene su cuneo ma risorse per Pa e sanità non bastano"

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"Un clima proficuo e costruttivo", così una nota di Palazzo Chigi descrive il primo tavolo di confronto tra Governo e parti sociali sulla manovra in vista del varo in Consiglio dei ministri previsto per lunedì prossimo. L’Esecutivo ha illustrato alle associazioni sindacali e datoriali i pilastri del disegno di legge di Bilancio per il 2024.

L'incontro a Palazzo Chigi  Nel vertice, durato circa tre ore, "il Governo ha posto priorità assoluta su redditi e pensioni più bassi per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione, sulla riduzione delle tasse attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo e l’anticipo della riforma dell’Irpef prevista dalla Delega fiscale, misure per la famiglia con incentivi per la natalità e le donne lavoratrici, risorse significative per il comparto sanitario e i rinnovi dei contratti del pubblico impiego scaduti da tempo". 

Il governo era rappresentato dai Ministri dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dal Viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, dal Sottosegretario alle Imprese e Made in Italy Fausta Bergamotto e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. 

Tutti hanno sottolineato ha sottolineato come, "nel rispetto della sostenibilità della finanza pubblica, si stia lavorando a una manovra seria, responsabile e realista in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio".

Il parere dei sindacati  "Bene i 15 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, prorogato per tutto il 2024. Anche i 5 miliardi per i rinnovi dei contratti nella Pa sono "un passo importante", ma non bastano, così come sono insufficienti i 3 miliardi per la sanità pubblica" è il bilancio della Uil. Lo afferma il segretario confederale di via Lucullo, Domenico Proietti, spiegando di aver "apprezzato la decisione sul cuneo", sottolineando la necessita' di rendere la misura strutturale. 

Diverso il punto di vista espresso dalla Cgil: "È andata male, ci siamo trovati di fronte a un'informativa lacunosa e generica. Si prospetta una manovra all'insegna del ritorno all’austerità, totalmente inadeguata ad affrontare le emergenze sociali del paese". È il giudizio del segretario confederale Christian Ferrari, al termine del vertice a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali sulla manovra. Il governo, secondo Corso Italia, non affronta adeguatamente la questione salariale, nonostante ci si trovi "di fronte a un'inflazione da profitti che sta tagliando il 17% del potere d'acquisto dei salari italiani". 

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