È quasi deserto il ghetto ebraico a Venezia. Con i suoi oltre 500 anni è il più antico d'Europa e dall'attacco a Israele, a opera del gruppo terrorista islamico palestinese Hamas, la sua sicurezza è stata potenziata su tutti i fronti. È aumentato il numero degli uomini delle forze dell'ordine e un elicottero sorvola costantemente l'area interessata nel sestiere Cannaregio dove la vigilanza è stata rafforzata anche nei confronti dei singoli soggetti. Dagli esponenti di vertice della Comunità israelitica fino agli enti economici e commerciali riconducibili a Israele. E intanto si prega per la pace. Lo fa sapere un uomo della comunità ebraica in collegamento a "Mattino Cinque News" che dichiara: "Preghiamo affinché tutti non soffrano".
"Il grave problema - continua in diretta a Canale 5 - è che questa situazione non fa stare male solo noi, ma tutti. È impensabile che ci siano persone innocenti che muoiono per una politica sporca e sbagliata". L'uomo parla delle sue figlie che al momento sono a New York. Il pensiero poi va al resto della famiglia che vive in Israele: "Tanto spavento, tanta tensione, ma per fortuna stanno bene". "Questa guerra - considera infine - non fa male solo a noi, ma a tutti. Anche non condividendo il governo di Netanyahu, è giusto indignarci e reagire tutti allo stesso modo".
Intanto sale ad almeno 1.200 morti e 5.600 feriti il bilancio delle vittime di sei giorni di raid sulla Striscia. Gli sfollati, riferisce l'Onu, sono quasi 339mila. Tra gli israeliani 1.300 vittime e 3.300 feriti. L'esercito di Israele si sta preparando per una possibile operazione di terra a Gaza, ma i leader politici della nazione non hanno ancora deciso. "Ogni membro di Hamas è un uomo morto", minaccia Netanyahu. Nell'attacco ai kibbutz di sabato il gruppo islamico aveva bandiere dell'Isis. Israele, che chiede che "la Cina sia più equilibrata" nel conflitto, schiera i riservisti al confine con il Libano.