A Torino è stato il giorno di Tim Burton. Il regista di culto ha tenuto una affollatissima e seguitissima masterclass in occasione dell'apertura della mostra "Il mondo di Tim Burton", che sarà ospitata dal Museo nazionale del cinema fino al 7 aprile. Burton ha parlato del progetto "Beetlejuice 2", al quale sta lavorando e che è molto atteso dai fan. "E' completo al 98% mancano due giorni di riprese - ha spiegato -, ci siamo fermati per lo sciopero. Non posso dire che si tratti di un sequel perché sono passati 35 anni. Per me è un rivisitare i personaggi, volevo vedere come si sono evoluti, cosa fosse successo alla famiglia in tutto questo tempo".
"Non ho bisogno dell'intelligenza artificiale, sono io l'intelligenza artificiale". Così Tim Burton conclude la masterclass al Museo nazionale del Museo del Cinema di Torino, condotta da Piera Detassis. Per un'ora e mezza, 30 minuti in più del previsto, il regista ha risposto a domande a tutto campo. Sono stati proiettati anche spezzoni dei suoi film, alcuni come "Big Fish" accolti da un caloroso applauso del pubblico presente. "Il mio mostro preferito? Non so, direi me stesso", dice. "Mi piacciono tutti, li adoro tutti. All'epoca non si amavano i mostri così tanto, ma per me non sono strani. I mostri sono comuni, sono tra noi", spiega il regista a cui il Museo del Cinema dedica una mostra che ha trovato meravigliosa.
Tim Burton si commuove mentre scorrono le immagini di "Edward mani di forbice". "E' un film molto personale, è così che mi sentivo da adolescente. Ero diverso da quello che normalmente veniva accettato, ero solitario. Quel personaggio, il mio preferito, è diventato un simbolo. Una favola condita di sentimenti diversi. Un'esperienza molto bella per me, un film molto importante". Tim Burton, che parla dei suoi personaggi come se li avesse creati qualcun altro, aggiunge di preferire tra le donne "quelle strane, diverse, Cat Woman e Mercoledì Addams sono le mie preferite. Il successo di Mercoledì non me lo aspettavo in questa misura. Gli scioperi hanno bloccato le riprese della seconda serie, quando termineranno svilupperemo la sceneggiatura", spiega. Poi aggiunge: "Ho una certa conoscenza delle famiglie strampalate, tutte le famiglie strampalate vengono da me". "Non prendo appunti appena mi sveglio. Sono un po' strampalato, scrivo cose ovunque, non ho sogni notturni che ricordo", spiega Tim Burton.
Per quanto riguarda "Beetlejuice 2" l'attesa e le aspettative dei fan sono molto alte. "Beetlejuice - Spiritello porcello" è il film che più di 35 anni fa ha dato in qualche modo il via al culto di Tim Burton. Se nella pellicola originale i protagonisti erano Michael Keaton e una giovane Winona Ryder, ora gran parte di quel cast tornerà, arricchito dalle presenze di Jenna Ortega, Willem Dafoe e Monica Bellucci, che tra l'altro, da qualche mese, con il regista fa coppia fissa.
Tim Burton non risponde alla domanda se facessero un film sulla sua vita da che attore vorrebbe essere interpretato. "Forse dal mio cane" scherza. "Come si chiama il mio cane? Non lo dico, troppa esposizione, e poi è una questione di privacy".