Israele, uno dei superstiti del rave: "Ci sparavano addosso con i missili, sono vivo per miracolo"
A "Mattino Cinque News" la testimonianza di Yonathan sull'attacco di Hamas: "Abbiamo preso l’auto ma poi siamo andati a nasconderci vicino il fiume"
"Ci sparavano addosso con i missili". Sono le parole di Yonathan Diller, superstite dell'attacco di Hamas durante il rave party in Israele di sabato 7 ottobre. "Alle sei e mezza sono iniziati a pioverci i missili addosso - ha detto -. Noi siamo scappati in macchina, siamo andati vicini al fiume perché pensavamo di riuscire a salvarci".
Yonathan aggiunge: "Non sapevamo esattamente cosa stesse accadendo - ha spiegato -, siamo riusciti poi a scappare a piedi perché abbiamo capito che con la macchina non era possibile. Quelli che sono rimasti dietro o sono morti oppure sono stati portati via a Gaza". Da lì, una traversata a piedi verso la salvezza: "Nessuno aveva capito che erano dei terroristi - ha proseguito nel suo racconto -, abbiamo camminato per quattro o cinque ore nel deserto dove c'erano tremila persona, quasi il 10% di queste sono morte. Siamo fuggiti sotto il sole, senza acqua e siamo arrivati stremati nel primo paesino dove ci hanno raccontato tutto".
Yonathan ha raccontato la storia di una ragazza che, ha poi scoperto, non avercela fatta. "Era vicino alla mia macchina - ha detto -, non so perché non sia riuscita a scappare. Probabilmente sono stato più fortunato di lei e basta". Ora il ragazzo ha deciso di arruolarsi: "Abbiamo bisogno di più persone per combattere e - aggiunge -, se siamo tanti e facciamo vedere di essere forti vinciamo".
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