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Chi era Yahya Sinwar, l'ex leader di Hamas

Era considerato la mente del massacro del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele. Scelto come numero uno del gruppo dopo l'uccisione del capo politico Ismail Haniyeh

Yahya Sinwar, il leader di Hamas che ha riportato Palestina e Israele in guerra , è morto in un raid israeliano a Gaza, dove hanno perso la vita altri due membri del gruppo terroristico. Era considerato la mente del massacro del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele. Era divenuto numero uno, dopo l'uccisione del capo politico Ismail Haniyeh.

Il leader radicale ed estremo di Hamas  Nato nel 1962 in un campo profughi a Khan Younis, nella Striscia, Sinwar è stato uno dei primi membri di Hamas, la cui formazione risale al 1987, e ha guidato il braccio di sicurezza del gruppo, che ha lavorato per eliminare le spie di Tel Aviv. 

I primi arresti e la causa palestinese  È stato arrestato per la prima volta nel 1982, poi nel 1985 per attività sovversive. Come scrive il Giornale, "Sinwar si è fin da subito dedicato alla causa palestinese, è stato uno degli artefici della prima Intifada e uno dei fondatori del braccio militare di Hamas". Nel 1988 il nuovo arresto e l'incarcerazione in una prigione dello Stato ebraico dopo l'uccisione di due soldati israeliani e quattro palestinesi accusati di essere collaborazionisti. In carcere gli fu diagnosticato un tumore al cervello, dal quale guarì dopo un intervento chirurgico in un ospedale israeliano. Sinwar è stato considerato la mente che ha permesso ad Hamas di avere un canale privilegiato con il Qatar, dal quale ha ricevuto milioni di euro per aiutare il popolo palestinese a Gaza, dopo il consenso ricevuto da Benjamin Netanyahu, a cui scrisse una lettera di pacificazione in lingua ebraica.

Il ritorno a Gaza  Sopravvissuto a un cancro al cervello, dopo essere stato curato da medici israeliani, Sinwar scalò rapidamente i ranghi della leadership di Hamas, con la reputazione di essere spietato. Si ritiene che ci sia lui dietro all'uccisione nel 2016 di un altro alto comandante di Hamas, Mahmoud Ishtewi, in una lotta di potere interna. Diventato capo di Hamas a Gaza, assunse di fatto il controllo del territorio, e lavorò con Haniyeh per allineare il gruppo con l'Iran e i suoi proxy nella regione, rafforzando al contempo le capacità militari del gruppo.

A ottobre 2023, poi, l'attacco a sorpresa in Israele: si ritiene che Sinwar ne sia stato l'architetto, insieme a Mohammed Deif (ucciso in un raid israeliano a Khan Younis il 13 luglio scorso quando era a capo dell'ala militare di Hamas) e a Marwan Issa (che era già stato ucciso in un altro raid il 10 marzo 2024 quando era vice capo delle Brigate Al-Qassam). Hamas ha dichiarato di aver lanciato l'attacco come rappresaglia per il trattamento riservato da Israele ai palestinesi e per riportare la causa palestinese nell'agenda mondiale. Furono uccisi circa 1.200 israeliani, perlopiù civili, e presi oltre 200 ostaggi: ne è seguita la guerra a Gaza, in cui finora sono stati morti oltre 42mila palestinesi.

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