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Ragazzi, mamme e bambini catturati dai miliziani di Hamas: le storie dei bersagli scelti dai terroristi 

Shani è stata buttata sul pianale di un pick-up, Noa trascinata via da due motociclisti, Yaffa caricata su un veicolo, una mamma e due bambine su un fuoristrada. E c'è chi è sparito nel nulla, come Jake Marlowe, 26 anni

Fotogallery - Israele, giovani, donne, bambini e stranieri: ecco i volti degli ostaggi

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Shani Louk, 22 anni, cittadina tedesca
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Noa Argamani, 25 anni, cittadina israeliana
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Yaffa Addar, 85 anni, cittadina israeliana
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Jake Marlowe, 26 anni, cittadino britannico
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Vivian Silver, 74 anni, cittadina canadese-israeliana
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 Doron Katz-Asher, 34 anni, cittadina israeliana, e le figlie Aviz e Raz, di 3 e 5 anni

I ragazzi della festa nel deserto e la nonna che viveva nel kibbutz, l'attivista pacifista e l'addetto alla sicurezza del festival. Shani Louk e Noa Argamani, Yaffa Adar e Jake Marlowe, Vivian Silver e Aviv e Raz Asher. Sono solo alcuni dei nomi degli ostaggi di Hamas, degli scomparsi, dei rapiti dopo l'attacco sferrato dai terroristi contro Israele. E accanto a loro, le vittime di una vera e propria guerra. Di loro c'è qualche foto sgranata di video diffusi sui social, immagini di paura, di violenza, di terrore. E nessuna certezza sulla loro sorte. 

Shani Nicole Louk, 22 anni,  tedesca, era con tanti amici al rave party nel sud di Israele, l'hanno sequestrata i guerriglieri di Hamas. La madre, Ricarda, l'ha riconosciuta in un video e ha lanciato il suo appello social: "Aiutatemi a riportarla a casa". Riversa su un pick-up, i miliziani l'hanno presa con la forza per portarla chissà dove, a Gaza. 

Noa Argamani, 25 anni, viene portata via da due uomini armati arrivati in motocicletta. La trascinano via mentre chiede aiuto al fidanzato Avi Natan Or urlando disperata "Vi prego, non uccidetemi". Di lei ha parlato con Channel 12 il fratello del fidanzato, Moshe Or, per lanciare l'allarme sulla sua scomparsa. E il video diffuso in Rete che mostra gli attimi drammatici del suo rapimento viene corredato da un grottesco emoji della faccina che piange dal ridere. 

Sempre in un video di Hamas c'è la nonna di Adva Adar, che ha lanciato in Rete l'allarme. Si chiama Yaffa Adar l'anziana rapita dai guerriglieri, che viene mostrata mentre la portano via dal suo kibbutz a bordo di un'auto, circondata da palestinesi. 

Yoni Ashar, israeliano, ha visto in un video le figlie Aviv e Raz, 3 e 5 anni, e la moglie Doron Katz-Asher. Erano nel kibbutz Nir Oz, non lontano dal confine con Gaza. Yoni le ha viste mentre erano a bordo di un pick-up di miliziani e le ha localizzate attraverso le app del telefono della moglie: si trovano a Gaza. 

E' stata portata via dalla sua casa, nel kibbutz Be'eri, anche  Vivian Silver, attivista pacifista canadese-israeliana che ha dedicato la vita ai diritti dei palestinesi, lavorando per i bambini malati della Striscia. L'hanno prelevata dalla sua casa ed è prigioniera di Hamas, ha detto Irwin Cotler, presidente del Raoul Wallenberg Centre for Human rights. 

Accanto a questi volti delle terribili immagini che ci mostrano la violenza in diretta, ci sono quelli inghiottiti nel buco nero della guerra. Come Jake Marlowe, 26 anni, britannico, che lavorava alla sicurezza nel festival nel deserto. Di lui si sono perse le tracce da sabato. La madre dice di averlo sentito alle 4:30 di sabato, mentre piovevano razzi. Poco dopo, un messaggio in cui dice solo "tutto ok, ti tengo aggiornata, ti voglio bene". E poi, il silenzio. 

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