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Germania, batosta alle elezioni regionali per Scholz: vola l'estrema destra

La Cdu vince in Assia, l'alleata Csu trionfa in Baviera

Ansa

In Germania, nell'ultimo test elettorale prima delle Europee, la coalizione semaforo del cancelliere Olaf Scholz esce con le ossa rotte dal voto in due popolose regioni del sud-ovest, Baviera e Assia, dove l'ultradestra incassa invece nuovi successi diventando il secondo partito nel Land di Francoforte sul Meno, la capitale economica della Germania. In Assia i cristiano-democratici della Cdu, all'opposizione a Berlino, festeggiano un trionfo grazie al balzo di quasi 8 punti che li conferma alla guida della loro roccaforte con il 34,9%. Mentre, pur con il peggior risultato dal 1950, la loro ala destra bavarese della Csu si confermata prima forza in Baviera: con il 36,5% - e una flessione di 0,7 punti - potrebbe continuare a governare con la formazione di destra dei 'Liberi elettori', che avrebbero raccolto il 14,2%.

Ministro Faeser: "Risultato Spd molto deludente"  Questo il quadro che in serata viene disegnato da proiezioni diffuse dalla tv pubblica Zdf per le due regioni dove vive più di un quinto della popolazione tedesca: a metà della legislatura nazionale, chiamati al voto circa 9,4 milioni di elettori in Baviera e 4,3 in Assia. La ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser, capolista dell'Spd in Assia e che sembra aver scontato la propria politica ondivaga sulla questione dei migranti, ha definito "molto deludente" il risultato del partito socialdemocratico, che ha raccolto solo il 15,4%, in calo di oltre 4 punti.

Male anche i Verdi  In Baviera invece, dove non è stata mai forte, l'Spd sarebbe solo quinta con l'8,5% delle preferenze e una flessione di 1,2 punti. Anche i Verdi della titolare degli Esteri Annalena Baerboeck, paladina delle ong nel Mediterraneo, avrebbero perso 2,1 punti in Baviera, scendendo al 15,5%, e 4,4 in Assia (15,4%), dove però in teoria potrebbero continuare a governare con la Cdu del presidente regionale Boris Rhein.

Vola l'ultradestra  Brinda invece l'estrema destra dell'Alleanza per la Germania, già accreditata come la seconda forza elettorale con oltre il 20% dei consensi a livello nazionale e la più forte nella maggior parte della ex Ddr: l'Afd è cresciuta di ben 5,5 punti (al 15,7%) in Baviera e di 3,6 (16,7%) in Assia, dove si piazzerebbe al secondo posto. Nessuno per ora si dice intenzionato ad allearsi con gli estremisti, ma la loro campagna anti-migranti sembra aver raccolto molti consensi. 

Confermati i sondaggi della vigilia  Crolla infine l'alleato liberale di Scholz: l'Fdp rischia di non superare la soglia di sbarramento del 5% in Assia ed è stimato ben sotto (al 3%) in Baviera. I dati confermano quindi i sondaggi della vigilia e le analisi che vedevano Scholz soffrire, a più o meno giusta ragione, il rallentamento dell'economia, l'alta inflazione, l'aumento dei costi dell'energia, la questione immigrazione e dispute interne su molti dossier ora che si è allentato il collante dell'invasione russa dell'Ucraina.

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