Espulsi dalla scuola privata

Due ragazzi della "Milano bene" arrestati per una rapina a mano armata

Un 15enne e un 17enne avevano preso d'assalto con pistola e passamontagna un negozio di alimentari nel quartiere cinese della città. Subito espulsi dalla loro scuola.

© -afp

Sono stati arrestati i due minori della "Milano bene" che avevano commesso una rapina a mano armata nel giugno scorso in un market di via Paolo Sarpi, nella cosiddetta Chinatown. Uno ha 17 anni, è di origini ungheresi ed era stato preso subito dagli agenti in collaborazione col titolare. L'altro, un ragazzo cinese di 15 anni, è stato fermato più tardi dagli agenti della Squadra mobile che lo hanno collocato in una comunità nel Pavese. Entrambi sono figli di manager stranieri e frequentavano un noto istituto scolastico privato: la scuola li ha infatti espulsi.

La ricostruzione del furto -

 Li chiamano "figli di papà" o della "Milano bene", quei giovani di famiglia benestante che vivono una vita ricca di comfort e vengono istruiti nelle scuole più prestigiose, quelle con rette non alla portata di tutti i genitori. Anche i due rapinatori minorenni frequentavano un istituto privato internazionale della città: erano compagni durante le lezioni e complici anche al di fuori delle mura scolastiche.

Stando alle ricostruzioni degli agenti, la sera dello scorso 3 giugno erano entrati in uno dei tanti market di via Paolo Sarpi con il volto coperto da un passamontagna. Il più piccolo, di 15 anni, aveva anche un pistola per minacciare il proprietario e così rubare gli 800 euro d'incasso. Il 17enne ungherese, suo complice, è stato subito bloccato con l'aiuto di alcuni passanti e consegnato alla polizia. Il giovane di origini cinesi era riuscito a farla franca fino all'arresto di pochi giorni fa.

Una rapina "fatta per gioco" -

 Il primo, subito dopo la cattura, aveva ammesso le sue responsabilità durante l'interrogatorio, raccontando di aver agito insieme a un suo compagno di scuola. Ha poi scontato un periodo di detenzione all'Istituto Penale Beccaria, seguito dagli arresti domiciliari. Dopo accurate indagini, il complice è stato raggiunto da un'ordinanza del gip dei minori eseguita dagli agenti della Squadra mobile di Milano. Il 15enne è stato poi collocato in una comunità nel Pavese. Entrambi sono stati espulsi dalla scuola privata, che già in passato aveva richiamato i giovani per motivi disciplinari.