Dl asset, ecco tutte le misure: dal caro-voli alle licenze taxi | I tassisti: "Sciopero il 10 ottobre"
Provvedimenti anche contro il caro-voli nei collegamenti con le isole. I Comuni potranno aumentare le licenze taxi con procedure più snelle
Il decreto asset, approvato definitivamente dalla Camera, contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro-voli nei collegamenti con le isole che attribuiscono maggiori poteri all'Antitrust e disposizioni per far fronte alle carenze dei taxi. In particolare, per potenziare quest'ultimo servizio, carente soprattutto nelle grandi città, il decreto crea condizioni favorevoli per il rilascio di nuove licenze da parte dei Comuni. Il sindacato Usb: "No al decreto, il 10 ottobre sciopero dei taxi".
Confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al ministero dell'Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei ministri con un decreto ad hoc.
La tassa sugli extraprofiti bancari è stata modificata rispetto alla versione originale prevedendo l'esclusione dalla base imponibile del margine di interesse dei titoli di Stato. E' stata anche prevista la possibilità per gli istituti di credito di scegliere di non versare il contributo per destinare a riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezza la tassa. Una misura, questa, che aiuta le piccole banche a rafforzare il patromonio.
Per quanto riguarda le misure per contrastare l'aumento del costo dei biglietti aerei nei collegamenti con le isole, è saltato il divieto esplicito di applicare prezzi del 200% superiori alla tariffa media del volo, come era nella prima versione. Saràl'Antitrust (Agcm), a cui sono riconosciuti ampi poteri istruttori e sanzionatori, a vigilare su pratiche anticoncorrenziali. In particolare, di fronte a condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l'Agcm può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come indicatore l'aumento delle tariffe del 200%. Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione.
Per potenziare il servizio dei taxi I Comuni capoluogo di regione, sede di Città metropolitana o di aeroporto, potranno aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. Inoltre, i Comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente (una licenza in più per titolare) nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come il Giubileo del 2025 a Roma e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tali licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e possono essere prorogate fino due anni.
Le licenze aggiuntive temporanee possono essere utilizzate direttamente dal titolare, e per questo sono semplificate le procedure per il rilascio della doppia guida (saraàsufficiente una comunicazione), oppure i beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.
Usb taxi: "No al dl asset" Sulle misure che riguardanoi taxi, per il 10 ottobre è stato proclamato uno sciopero di 24 ore e "la causa scatenante è il decreto asset, un provvedimento omnibus predisposto non a caso nel periodo estivo, con tempi di approvazione contingentati, 60 giorni". Lo afferma l'Usb Taxi ricordando la protesta insieme ad altre sigle. "Inopportuno è la definizione più elegante per questo decreto e ce ne renderemo conto quando con il più classico scaricabarile gli enti locali e il governo si rimpalleranno le responsabilità dell'incremento delle licenze senza nessun dato concreto".
Per le zone alluvionate, il decreto prevede l'aumento delle risorse per la ricostruzione del settore privato (che passano da 120 a 490 milioni di euro), agevolazioni per le bollette le cui utenze fanno riferimento a case o locali danneggiati. Per sollevare i bilanci dei Comuni colpiti è prevista l'assegnazione di 235 milioni di euro, in proporzione alla quantità dei debiti, con la previsione che le Regioni possono anticipare le somme per garantire tempestività di intervento.
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