I prodotti per uso ora a base di cannabis light potranno tornare in vendita. Il Tar del Lazio ha infatti accolto la richiesta di sospensione del decreto ministeriale che ha disposto l'inserimento dei prodotti a base di cannabinoidi per uso orale nella tabella dei medicinali, vietandone la vendita. E' stato quindi accolto il ricorso dell'associazione Imprenditori canapa Italia.
Sospeso il decreto ministeriale del 7 agosto contro la cannabis light -
Con la decisione i giudici amministrativi hanno sospeso l'efficacia del decreto ministeriale del 7 agosto fino alla camera di consiglio che è stata fissata al 24 ottobre. L'Ici, assistito dallo studio legale Prestige Legal & Advisory, il 3 ottobre ha depositato il ricorso al Tar.
Il ricorso -
Nell'atto veniva "denunciata l'illegittimità del decreto in quanto, tra le altre cose - spiega l'associazione in una nota - l'inserimento dei composti ad uso orale a base di cannabidiolo nella tabella dei medicinali è stato disposto senza la previa adozione del parere del Consiglio Superiore di Sanità, richiesto dalla vigente normativa e, già nel 2020 ritenuto necessario dal Ministero della Salute, che aveva sospeso l'inserimento in tabella delle composizioni in attesa di ulteriori approfondimenti tecnico scientifici e senza che sia stato chiarito dalle autorità se gli effetti del cannabidiolo varino con la percentuale di utilizzo".
Il ricorso inoltre "contesta, in via generale, la decisione di ricondurre il cannabidiolo tra le sostanze stupefacenti o psicotrope. Decisione che si pone in contrasto con la giurisprudenza comunitaria che ha escluso che il cannabidiolo possa costituire uno stupefacente ai sensi del diritto europeo e con le posizioni assunte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità".