Nel nostro Paese, dal 2010 al 31 agosto 2023, il 67% degli eventi metereologici estremi è stato causato dallìacqua. In totale si sono registrati 667 allagamenti, 163 esondazioni fluviali, 133 danni alle infrastrutture ,120 grandinate, 85 frane da piogge intense e 83 danni da siccità prolungata. Questi sono i dati raccolti da Legambiente in occasione del V Forum Acqua dal titolo 'La transizione ecologica dell'acqua' - realizzato in collaborazione con Utilitalia, il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Regione Lazio.
Tra le regioni più colpite: Sicilia e Lombardia con 146 eventi estremi e l'Emilia-Romagna con 120. Tra le citta, invece spiccano Roma e Milano con 65 e 32. L'obbiettivo è trovare una strategia integrata per la transizione ecologica della risorsa idrica che metta al centro conoscenza, qualita' e integrazione.
Le soluzioni proposte da Legambiente sono tre:
1) definire una cabina di regia e una governance unica e integrata dell'acqua per superare gli stalli burocratici e tecnici che impediscono a interventi e a progettazioni virtuose di procedere.
2) favorire la conoscenza attraverso la creazione di bilanci idrici affidabili e condivisi
3) attuare una progettazione di qualità per pianificare gli usi della risorsa idrica e del territorio. Un sistema volto a prevenire l’inquinamento e che assicuri anche una qualità dell'acqua in uscita dagli impianti adeguata agli usi.
“Quanto sta accadendo in Italia ma anche nel resto del mondo – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – in termini di crisi climatica ci deve far riflettere. Occorre cambiare approccio di gestione dell’acqua passando da una gestione lineare a una circolare e ad un approccio sempre più integrato che, oltre alla maggiore efficienza delle infrastrutture idriche e della gestione degli usi idropotabili, intervenga sulla razionalizzazione dell’intero ciclo di vita dell’acqua. È questa la vera sfida su cui il nostro Paese deve lavorare."