Marina Ovsyannikova, la giornalista che espose in diretta tv un cartello contro la guerra della Russia in Ucraina, è stata condannata in contumacia a 8 anni e 6 mesi di carcere. Era accusata di aver diffuso false informazioni sulle forze armate russe. Nell'ottobre del 2022, la Ovsyannikova è fuggita dagli arresti domiciliari in Russia e, secondo il suo legale, si trova ora "sotto la protezione di uno dei Paesi europei". È stata quindi inserita da Mosca nella lista dei ricercati internazionali e, secondo alcune fonti, si troverebbe in Francia.
Per i cartelli con le scritte "Fermate la guerra" e "Ti stanno mentendo", la procura russa aveva chiesto una pena a nove anni e mezzo di reclusione. Alla Ovsiannikova è stato anche vietato di amministrare siti web per quattro anni dopo la scarcerazione.
La giornalista era fuggita dagli arresti domiciliari nell'ottobre 2022 e ora non si sa dove si trovi. È stata, quindi, inserita nella lista dei ricercati internazionali, anche se le ultime informazioni su di lei la davano in Francia.