Una linea verde tra Brescia e Bergamo
Un’arteria di natura e cultura, con meno asfalto possibile: la Via delle Sorelle è un cammino sostenibile che unisce le due città Capitale della Cultura 2023
Per fuggire dalla frenesia della vita veloce, non è necessario fermarsi del tutto. A volte, può bastare rallentare il passo. Il passo lento della natura, che di anno in anno stiamo imparando ad apprezzare di nuovo.
Sempre di più, infatti, sta prendendo piede la cultura dello “slow ride”. Cammini immersi nel verde, che attraversano territori incontaminati in cui il tempo assume un valore diverso. L’Italia ne vanta diversi, e uno degli ultimi ad essersi aggiunti a questa lista è la Via delle Sorelle. Un nome suggestivo che indica uno speciale cammino tra Bergamo e Brescia, le due città Capitale della Cultura 2023.
Percorrendo la Via delle Sorelle scoprirete un volto nuovo di questo territorio. Borghi, parchi e persino il Lago d’Iseo fanno da sfondo al cammino e alle sue meraviglie. Un viaggio nella bellezza incorniciato dalla natura, da scoprire rigorosamente a passo lento. Arte, cultura e tradizione: questo e tanto altro caratterizza la Via delle Sorelle. Un percorso per apprezzare un lato meno conosciuto delle due province, troppo spesso relegate ad un immaginario collettivo legato solo alle industrie e alle conseguenze ambientali che ne sono derivate.
Un percorso di difficoltà media, lungo 130 km che toccano 36 comuni. La Via delle Sorelle può essere percorsa tutto l’anno e in entrambe le direzioni, partendo e arrivando in due luoghi simbolo: il Complesso di Santa Giulia di Brescia e la Città Alta di Bergamo.
Come ci ha spiegato Alessia Marsigalia, Presidente di Slow Ride Italy, associazione che ha ideato e coordina il cammino: “Il nome nasce appunto da queste due città, Brescia e Bergamo, che sono come sorelle. Proprio per questo rapporto che loro hanno, che alterna conflittualità e grande cooperazione. Questo cammino vuole mostrare un volto nuovo di queste due città, che sono sempre state condannate a un immaginario legato all’urbanizzazione e all’industrializzazione. E lo fa mostrando le sue province, le sue città, e incrociando tutti i cammini che già esistono sul territorio. Inoltre abbiamo cercato di uscire dalle classiche rotte turistiche per incontrare anche luoghi che hanno voglia di emergere, valorizzandoli in un altro modo e portandoli alle luce per i camminatori."
Un’arteria di natura e cultura, con meno asfalto possibile, che è anche un palcoscenico a cielo aperto, con opere di arte contemporanea sostenibili posizionate lungo le tappe ed eventi a basso impatto ambientale. Un cammino inaugurato in occasione della prestigiosa nomina a Capitale Italiana della Cultura, ma che andrà ben oltre il 2023.
Forse, il passo che ci porterà nel futuro non sarà quello più veloce, ma quello lento della natura.
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