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Festeggiano il matrimonio e scappano in Germania senza pagare il ristorante: "caccia" a due novelli sposi

Senza saldare il conto del banchetto di nozze, i neo marito e moglie sono partiti per la luna di miele. Il ristoratore li ha denunciati per "insolvenza fraudolenta"

Un matrimonio preparato e festeggiato come si conviene. In un ristorante tipico della Ciociaria tra Veroli e Boville Ernica si è tenuto un banchetto di nozze per una settantina di persone: erano stati gli sposi a testare la cena e a condordare il menu, per un conto totale che ammontava a 8mila euro. Marito e moglie però invece di saldare il conto dopo la festa hanno fatto le valigie e sono fuggiti in Germania. 

L'acconto - Lo sposo è un imprenditore edile del posto di 40 anni, la sposa è una 25enne con passaporto polacco ma da tempo residente a Roma. I due avevano lasciato poche centinaia di euro di acconto al ristorante con cui avevano concordato il menu del matrimonio. E sempre in base agli accordi presi, i due si sarebbero dovuti presentare al locale per saldare il tutto il mercoledì successivo alla festa. Ma quel giorno il ristoratore ha atteso invano. 

Il volo per Francoforte - Nessuno, infatti, si è presentato per pagare gli 8mila euro del banchetto nuziale. Il gestore del locale ha provato a chiedere loro notizie e han cercato persino i genitori: nulla da fare. A quel punto si è rivolto ai carabinieri denunciando la coppia per "insolvenza fraudolenta". I militari della caserma di Ferentino si sono messi al lavoro e hanno ricostruito i movimenti dei novelli sposi: dopo il matrimonio i due hanno preso un aereo per Francoforte assieme ai genitori dell'uomo e non è escluso che la loro "fuga di miele" possa proseguire in Polonia, dove vivono i genitori di lei. 

Vicenza, matrimonio in ospedale per un paziente grave e la sua compagna: come testimoni due membri del personale medico

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Una stanza, ampia e assolata, dell'area di Ematologia dell'ospedale San Bortolo di Vicenza ha ospitato il matrimonio di un degente dello stesso reparto, alle prese con una grave neoplasia, che si è unito in matrimonio con la compagna di una vita. Ad officiare il rito civile due rappresentati del sindaco del capoluogo berico, i due figli della coppia e due testimoni, la coordinatrice del reparto, la Giulia, per lui, e il direttore Marco Ruggeri per lei. Lo sposo portava un vestito grigio scuro, con sgargiante cravatta floreale, mentre la sposa un elegante tailleur bianco. Al termine della cerimonia, condotta nella stretta osservanza delle norme anti-Covid, si è festeggiato con un brindisi, offerto dalla Direzione medica, che ha curato assieme a Giulia l'organizzazione dell'evento. "Agli sposi va l'augurio di tutto il personale dell'Ematologia, in rappresentanza degli operatori del San Bortolo, con il sincero auspicio al paziente di vincere la battaglia, per tornare dalla moglie per una lunga vita assieme", si legge sulla pagina Facebook ULSS 8 Berica.

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