In Germania Olaf Scholz ha annunciato maggior rigore nei controlli dei confini. "Stiamo portando avanti misure aggiuntive di sicurezza alle frontiere con l'Austria e abbiamo concordato controlli congiunti con la Svizzera e la Repubblica Ceca sul loro versante", ha detto il cancelliere. Secondo Scholz, infatti, "il numero di rifugiati che cercano di arrivare è attualmente troppo alto, per questo motivo sosteniamo da tempo la protezione delle frontiere esterne dell'Europa".
Le misure e l'impatto sul numero di rifugiati - Le misure annunciate dovrebbero avere un impatto sul numero di rifugiati, ha dichiarato Scholz: "Speriamo che si facciano sentire rapidamente", ha detto. Il cancelliere ha poi sottolineato che si impegnerà per raggiungere un accordo con i presidenti regionali tedeschi a novembre sulla questione del finanziamento dei costi dei rifugiati nei Comuni: "Quando ero ancora ministro delle Finanze federale, proposi ai Laender una soluzione che si basasse sul numero effettivo di arrivi, con una sorta di tetto massimo", ha spiegato.
Le richieste delle regioni - Di recente, le regioni avevano chiesto al governo federale un regolamento pro-capite di questo tipo, ma nei colloqui dei giorni scorsi non era stato ancora trovato un accordo, soprattutto sull'ammontare del sostegno da parte del governo federale.
Controlli al confine con la Polonia - In Germania se la domanda di asilo viene respinta, le persone interessate devono lasciare nuovamente il Paese: "Dobbiamo fare in modo che ciò avvenga", ha sottolineato Scholz. E in questo aspetto il cancelliere ha chiamato in causa anche il governo polacco: "Varsavia deve garantire che i visti non vengano venduti e che i rifugiati non vengano fatti passare in Germania. Per questo abbiamo rafforzato i controlli al confine", ha aggiunto.