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Parma: nove giorni con Mercanteinfiera

Un appuntamento di culto per i collezionisti di antiquariato e modernariato 

Parma, Mercanteinfiera: uno scrigno di tesori

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Antichi libri dell'700
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Modernariato anni 60   Foto:Danilo Marchesi
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 Poltroncina disegnata da Jordan Mozer per il Club Cypress di San Francisco Foto Danilo Marchesi 
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Telefono Topolino anni '60 
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Atelier Albertina. Creazioni Albertina Maglieria Alta Moda, collezione Ventaglio, (1967-1968). Stampa fotografica bianco e nero su carta bromuro argento, mm. 300X218
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Collezione Callaghan Caumont. Collezione Mare Moda Capri '69, 1969-1970 Stampa fotografica bianco e nero su carta al bromuro d'argento Gianni Turillazzi, mm. 295 X235 
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Paolo Brillo, Bob Dylan, London 22.10.2015, stampa a getto di inchiostro
Una straordinaria collezione di oggetti da esplorare (e da comprare) e tre mostre collaterali

Le Fiere di Parma tornano a ospitare, da sabato 30 settembre a domenica 8 ottobre, l'edizione autunnale di Mercanteinfiera, la grande manifestazione di antiquariato, modernariato e oggettistica da collezione che fa impazzire gli appassionati di tutta Italia e anche numerosi stranieri. Una vera e propria città antiquaria nella quale sono presenti oltre mille espositori provenienti da tutta Europa per un evento unico e uno dei più importanti appuntamenti del settore con migliaia di proposte preziose, curiose o anche semplicemente appartenenti a un recente passato. Le tre mostre collaterali di questa edizione sono “In vino veritas: le infinite forme del cavatappi”, “Paolo Brillo. Stolen Moments. Bob Dylan and Other Music Icons”, dedicata agli scatti che il grande fotografo ha dedicate al cantautore americano, e “Comunicare la moda: identità, trasformazione e immaginari di genere (1960-1980)" in collaborazione con Archivio CSAC”. 
 

L’anima del Mercanteifiera si conferma nell’antiquariato, nel design storico, nel modernariato e nel collezionismo vintage: la fiera è un vero e proprio paradiso per i cacciatori di memorie. Negli spazi del salone si trova infatti il modernariato, con una serie di oggetti che sembrano essere stati abbandonati dal flusso della vita: si trovano vecchie bambole di inizio ‘900, suggestivi album di fotografie, carillon, libri antichi, ma anche oggetti di design di autore, tra cui mobili e complementi per la casa che vanno dal secondo Dopoguerra fino agli anni Ottanta, tra cui quelli firmati da maestri come Gio Ponti, Gaetano Pesce, Franco Albini, Joe Colombo e Vico Magistretti, per nominarne solo alcuni. Poi ci sono gli oggetti d’arte, testimonianza di cinque secoli di stile e del gusto, tra cui Barocco, Neoclassic, e ’Art Decò.  Infine, i gioielli, anche antichi, con le grandi firme dell’orologeria da collezione (Rolex, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Patek Philippe, Hublot) e le proposte della moda d’antan, elegante e sostenibile e di infinito fascino. Ma Mercanteinfiera è anche la patria del cross collecting di opere ed oggetti, con la possibilità di trovare davvero di tutto. 

Proprio alla moda è dedicata una delle tre mostre collaterali: “Comunicare la moda: identità, trasformazione e immaginari di genere (1960-1980)" in collaborazione con Archivio CSAC”. La rassegna propone una lettura dei molteplici intrecci tra makeover culture, media e gender studies. Punto di partenza è lo studio dei materiali originali conservati negli Archivi della Moda del Centro Studi e Archivio della Comunicazione Visiva di Parma. Lucia Miodini, curatrice della mostra, ha creato un percorso espositivo che affronta la trasformazione del sistema moda tra la fine degli anni Sessanta agli Ottanta, analizzando la comunicazione in una fase in cui femminile e maschile si sono fusi stilisticamente.

“In vino veritas: le infinite forme del cavatappi”, curata da Giancarlo Gonizzi, Direttore dei Musei del Cibo di Parma, racconta invece la storia di un oggetto diffusissimo di uso quotidiano, disegnato già da Leonardo Da Vinci e brevettato per la prima volta nella storia alla fine del Settecento. In questo secolo on serviva solo a stappare le bottiglie, ma era utilizzato, in versione gioiello, dalle signore dell’aristocrazia per aprire le boccette dei profumi, sigillati con tappi di sughero. 

 “Paolo Brillo. Stolen Moments. Bob Dylan and Other Music Icons” realizzata in collaborazione con la Galleria di Milano Antonio Colombo Arte Contemporanea, raccoglie gli scatti di Paolo Brillo, che con una passione che rasenta l'ossessione ha immortalato con la sua macchina fotografica letteralmente ogni istante dei concerti del grande cantautore americano. Il risultato è un libro affascinante e magnifico, "No Such Thing As Forever", 250 scatti che documentano 30 anni di concerti. Una selezione è esposta alla collaterale di Mercanteinfiera.

Tutte le informazioni sono online sul sito: www.mercanteinfiera.it/.

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