Secondo l'ultimo rapporto

Fake news, l'Ue avverte Elon Musk: "Troppa disinformazione su X"

La Commissione europea ha esortato l’imprenditore sudafricano a rispettare le nuove leggi per combattere la circolazione di notizie false online, in particolare quelle legate alla propaganda russa

© Ansa

Fake news: secondo l'Ue, Elon Musk non starebbe rispettando le normative per fermare la disinformazione sul web. L'ultimo rapporto sul "Codice di condotta sulla disinformazione" rilasciato dalla Commissione europea, ha quantificato il numero di fake news sulle maggiori piattaforme online e proprio X, il social del proprietario di Tesla, sarebbe stato classificato il meno sicuro. Facebook, Google, TikTok e Microsoft hanno aderito al Codice di condotta per raggiungere gli obiettivi Ue nella lotta alla disinformazione, segnalando ogni sei mesi gli forzi attuati per rispettare le norme. Musk, pur essendo tra i firmatari, si è poi tirato indietro, non facendo piacere a Bruxelles.

Musk "rimproverato" dalla Commissione europea -

"Il signor Musk sa di non essere fuori dai guai lasciando il Codice di condotta", ha detto il commissario europeo Věra Jourová, ricordando che il proprietario di X è comunque obbligato a rispettare gli obblighi legislativi in materia di disinformazione. "Il mio messaggio per X è che deve conformarsi, guarderemo a quello che fa", ha aggiunto la responsabile dell'attuazione del nuovo codice europeo.

Secondo il rapporto pubblicato da Bruxelles, X è la piattaforma con il più alto numero di fake news, seguita da Facebook. Nelle oltre 200 pagine di resoconto, i firmatari hanno mostrato il lavoro fatto per reprimere la propaganda russa, l'incitamento all'odio e qualsiasi altro tipo di notizie fuorvianti. Secondo la Jourová, i dati raccolti mostrano che "la Russia è impegnata in una guerra di idee", ma soprattutto che "gli attori della disinformazione hanno molti più follower su X rispetto agli altri social".

Piccoli passi avanti per Meta -

 Oltre 45mila contenuti sono stati rimossi da Facebook e 1.900 da Instagram poiché giudicati come argomenti di disinformazione "dannosa per la salute o di interferenza elettorale". Il dato italiano è il più alto tra i Paesi Ue, nel caso di Facebook pari a quasi un terzo dei 140mila totali argomenti eliminati dal social e poco meno di un terzo per i 6.900 di quelli rimossi da Instagram. A rilevarlo il report pubblicato da Meta, in relazione al Codice di condotta Ue contro la disinformazione.

Tra miglioramenti messi in atto dall'azienda, si aggiunge l'ampliamento dei controlli delle notizie a 26 partner che coprono 22 lingue dell'Ue, incluso il ceco e lo slovacco. Una notizia interessante per Bruxelles, considerando che una delle maggiori preoccupazioni legate alla propaganda russa sui social riguarderebbe proprio le elezioni in Slovacchia del 30 settembre.

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