diversi decessi tra i giovani

In Germania spopola la "sfida dei deodoranti": è allarme sui social

L'inalazione può portare a insufficienza cardiaca e paralisi respiratoria, e l'esposizione prolungata può ustionare la pelle. I media tedeschi hanno riportato decessi di adolescenti legate a questa gara 

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Spopola su internet in Germania la pericolosa "sfida del deodorante".  Esistono due versioni della challenge. La prima consiste nell'inalare e trattenere il deodorante in bocca più tempo possibile mentre la seconda consiste nell'applicare lo spray sulla pelle fino a ustionarsi completamente. I media tedeschi hanno riportato decessi di adolescenti legate a questa competizione.

La prima versione -

L'inalazione del deodorante è una sfida particolarmente pericolosa. A seconda della composizione chimica dello spray alcuni ingredienti potrebbero entrare in quantità massicce nel corpo e danneggiare gravemente cuore e polmoni. Tra i rischi più elevati ci sono stati casi di perdita di coscienza, insufficienza cardiaca e paralisi respiratoria.

Il contatto -

La seconda versione della gara è la più dolorosa. I giovani si feriscono spruzzando il deodorante su una zona della pelle fino a quando non è più tollerabile il dolore.  In casi estremi la temperatura potrebbe scendere in pochi secondi fino a meno 30 gradi, ha avvertito il Bfr (L'Istituto federale per la valutazione dei rischi). Possono derivarne dolore e danni massicci alla pelle. Inoltre la spruzzatura a lungo termine potrebbe causare ustioni da freddo con conseguente necrosi della pelle e in certe circostanze potrebbe essere necessario il trapianto di pelle.

L'appello -

  "Voglio che nessun altro genitore debba seppellire il proprio figlio per lo stesso motivo" dichiara la madre di un ragazzo di quindici anni morto probabilmente per questa challenge. Già a Gennaio un'altra ragazza tedesca era morta e il padre aveva fatto un appello a media. 

L'avviso -

  "I genitori dovrebbero sensibilizzare tempestivamente i figli sull'argomento, ma non credo che sottrarre completamente il cellulare a loro possa essere una soluzione" ha dichiarato Rebecca Wasinski educatrice dell'autorità per i media della Renania Settenrionale- Vestfalia.

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