All'inizio del periodo estivo, dopo che un diciassettenne era stato ucciso da alcuni agenti di polizia, la Francia è stata flagellata da numerosi disordini che si erano scatenati in diverse parti del paese. Al tempo, il capo di stato Emmanuel Macron aveva addossato la colpa ai videogiochi, affermando come questi fossero la causa della rabbia e dell'offuscamento che agita i giovani francesi, destando non poche polemiche.
Ora il presidente sembra aver cambiato idea, chiedendo scusa ai videogiocatori: con un post su X, Macron ha fatto marcia indietro rispetto alle dichiarazioni di giugno in cui incolpava i videogiochi di aver "intossicato" alcuni giovani rivoltosi, commenti che hanno destato qualche perplessità anche al di fuori della Francia.
Il presidente ha scritto un mea culpa insolitamente prolisso: "Ho spaventato i giocatori", ha esordito Macron, cercando di elogiare l'industria videoludica e di chiarire il suo pensiero. "I videogiochi sono parte integrante della Francia. Alla fine di giugno ho espresso le mie preoccupazioni perché i delinquenti hanno usato i videogiochi per banalizzare la violenza sui social network", prosegue. "È questa violenza che condanno, non i videogiochi".
Un commento, quello di Macron, dal tono completamente diverso rispetto ai precedenti. "Ho sempre ritenuto che i videogiochi siano un'opportunità per la Francia, per la nostra gioventù e il suo futuro, per i nostri posti di lavoro e la nostra economia", affermando invece che l'industria dei videogame "ispira, fa sognare, fa crescere!". Il presidente ha quindi concluso il suo discorso rivolgendosi ai videogiocatori e affermando: "Potete contare su di me". La community spera che le affermazioni lunatiche del capo di stato francese non vengano nuovamente ritrattate in caso di ulteriori disordini.