Intercettazioni, passa la stretta di FI: stop a quelle "a strascico" e "irrilevanti", il pm dovrà indicare quanto ha speso
Potrà essere trascritto soltanto il contenuto delle comunicazioni rilevante per le indagini. Insorge M5s: "Eliminata la possibilità di continuare a intercettare nel caso di reati contro la Pa"
Basta con le intercettazioni cosiddette "a strascico" a eccezione di quando si tratta di reati per i quali è previsto l'arresto in flagranza obbligatorio come mafia e terrorismo. Via dai verbali anche le parti non rilevanti. A prevederlo è l'emendamento di Forza Italia al decreto Omnibus che è stato appena approvato dalle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. Il pm, poi, dovrà indicare per iscritto quanto ha speso per ogni intercettazione. "La verità - commenta la deputata del M5S Valentina D'Orso - è che avete eliminato in questo modo la possibilità di continuare a intercettare nel caso di reati contro la Pubblica amministrazione".
Le intercettazioni, dunque, cambiano ancora. Un risultato che Forza Italia incassa dopo il compromesso con Fratelli d'Italia stralciando la stretta sugli ascolti tramite trojan per superare l'impasse che si era creato. Un accordo in nome di un delicato equilibrio di governo che conferma come la giustizia sia materia incandescente.
Le modifiche apportate: stop ai contenuti non rilevanti -
Ecco allora le modifiche apportate alla Camera al decreto varato prima della pausa estiva, il cui fulcro sono le norme volute dal premier Meloni e dal sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano contro la mafia. Nel verbale delle intercettazioni, - prevedono gli emendamenti firmati dal forzista Tommaso Calderone - "potrà essere trascritto soltanto il contenuto delle comunicazioni intercettate rilevante per le indagini" mentre "i contenuti non rilevanti ai fini dell'indagine non sono trascritti neppure sommariamente e nessuna menzione ne viene riportata nei verbali e nelle annotazioni della polizia giudiziaria".
Stop ad ascolti a strascico e obbligo di indicare la spesa -
Inoltre, gli ascolti cosiddetti a 'strascico' potranno essere ammessi solo per i reati per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza. Non più, invece, per una serie di reati, tra cui quelli contro la Pa, espressamente previsti, con una modifica al codice di procedura penale, dalla 'Spazzacorrotti'. Sulle intercettazioni resta poi l'asse con i centristi: con un emendamento di Enrico Costa (Azione) il pm dovrà indicare per iscritto quanto ha speso per ogni intercettazione.
Insorge M5s -
Il limite agli ascolti a 'strascico' fa insorgere il Movimento 5 Stelle: "Il governo getta ancora una volta la maschera mostrando il suo programma in materia di Giustizia: garantire impunità per i reati contro la Pa, quelli dei colletti bianchi". Mentre Forza Italia rivendica il provvedimento. "Già nell'ambito della indagine conoscitiva presso la Commissione giustizia al Senato - dice il senatore forzista Pierantonio Zanettin - pressoché tutti gli auditi hanno suggerito di limitare questo genere di intercettazioni. Nel bilanciamento degli interessi in gioco non possono avere identica disciplina legislativa reati con diverso grado di offensività sociale".
La questione trojan -
Quanto ai trojan, il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli avverte: "Noi abbiamo limitato all'essenziale questi emendamenti perché c'è una presa di posizione precisa del ministro Nordio che da qui a breve presenterà una proposta che rielabora l'utilizzo delle intercettazioni e dei mezzi di captazione".