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Khaled El Qaisi, l'italo palestinese arrestato da Israele resta ancora in carcere

Studia Lingue e civiltà orientali all’Università La Sapienza di Roma. È stato arrestato dalle autorità il 31 agosto al valico di frontiera con la Giordania

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Khaled El Qaisi resta in carcere: è stata infatti prorogata di 11 giorni, e quindi fino al 1 ottobre, la detenzione del cittadino italo palestinese arrestato da Israele il 31 agosto al valico di frontiera ad Allenby (Giordania). Lo ha fatto sapere la famiglia al termine di un'udienza svoltasi a Rishon Le Tzion. "Il tribunale ha deciso che, al termine di questa lunga proroga, sempre finalizzata alla raccolta di elementi, entro un massimo di 3 giorni a partire dal 1 ottobre - ha spiegato la famiglia - le investigazioni dovranno presentare delle accuse poiché il termine per questa forma di detenzione cautelare decadrebbe".

Ricercatore,  El Qaisi studia Lingue e civiltà orientali all’Università La Sapienza di Roma. La famiglia sta cercando in tutti i modi di attirare attenzione sul suo caso. Quando è stato arrestato, l'uomo era di ritorno in Italia con la moglie Francesca Antinucci e il figlio di 4 anni dopo aver fatto visita ai parenti a Betlemme.  La moglie Francesca ha sempre denunciato che non sono mai state chiarite le accuse al marito. 

"Continuiamo a chiedere la sua scarcerazione immediata e senza condizioni", ha spiegato Amnesty International, ricordando che il ricercatore "è stato tenuto in isolamento per 14 giorni ad Ashkelon e gli è stato impedito di avere contatti regolari con la sua famiglia e con i suoi legali". Sarebbe stato arrestato e trasferito in Israele per "ragioni di sicurezza". 

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