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Caro voli, governo cambia regole: stop tetto, poteri ad Antitrust

I sindacati: "Preoccupati per questa mossa non coraggiosa del governo". Dopo il decreto Ryanair aveva annunciato un taglio alle rotte per la Sardegna. Il ministro Urso: "Superiamo le criticità, raggiungendo lo stesso obiettivo"

La norma sul caro voli è stata modificata dal governo, che in un emendamento al dl asset ha eliminato il tetto ai prezzi (200% del costo medio). Per limitare l'utilizzo degli algoritmi vengono invece conferiti all'Antitrust poteri di verifica dell'eventuale iniquità del prezzo in base ai principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza. Secondo la relazione tecnica, gli indizi di cui l'Authority può tenere conto sono ad esempio le condotte praticate sulle rotte per le isole, il periodo di picco di domanda stagionale e i prezzi superiori del 200% della tariffa media del volo. Il ministro Urso: "Nessun tetto, ma l'obiettivo è lo stesso, superando le criticità".

I sindacati: "Mossa non coraggiosa del governo"   "Siamo preoccupati per questo passo indietro del governo rispetto ai tetti massimi per le tariffe aeree perché ritenevamo che, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti da e per le isole, fosse un aspetto fondamentale per evitare quella speculazione che viene fatta dai vettori in maniera spropositata". E' quanto sostiene il segretario generale della Uil Trasporti Sardegna, William Zonca, commentando la notizia dell'emendamento del governo al dl asset. "Per questo motivo riteniamo una mossa non coraggiosa da parte del governo che invece doveva tenere la barra dritta su su questa idea del tetto massimo - aggiunge -. A questo punto pensiamo che in prospettiva di un nuovo bando sulla continuità territoriale venga meglio specificata la possibilità di incrementare le tariffe con un prezzo calmierato che sicuramente non può più essere lasciata solo in mano ai vettori, magari con l'aiuto dell'Antitrust per evitare speculazioni sui passeggeri".

Il 7 settembre in risposta al decreto non ancora modificato dal governo Ryanair aveva annunciato il taglio di diverse rotte per la Sardegna.

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Urso: "Superate le criticità"  Sul dl asset "pensiamo di presentare un emendamento che superi l'ostacolo che, secondo alcune interpretazioni ci potrebbe essere stato, in merito al tetto del 200% delle tariffe aeree, con tre misure che raggiungono lo stesso obiettivo conferendo specifici e maggiori poteri all'Autorità per la concorrenza e il mercato e all'Autorità dei trasporti". A spiegarlo è il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine di un evento di Confartigianato dove ribadisce che "non ci sarà un tetto, ma rimane il riferimento al +200%, come elemento, insieme ad altri, indicativo affinché l'Antitrust, eventualmente lo ritenga, possa attivarsi".

La finalità indicata dal ministro è quella di "contrastare ogni eventuale distorsione di mercato a cominciare dall'algoritmo che potrebbe profilare l'utente e comunque creare un fenomeno distorsivo del mercato". "Il nostro obiettivo - sottolinea Urso - è la massima trasparenza e il contrasto ad ogni distorsione del mercato cosa che possono fare in maniera più compiuta e più efficace le autorità preposte". "In più abbiamo reso più trasparente l'attività che si svolge nel settore aereo per consentire a qualunque operatore di conoscere le condizioni di mercato nel nostro Paese, i sussidi e gli incentivi dati dai singoli aeroporti e per far conoscere all'utente come si forma il prezzo finale. Questa trasparenza - conclude Urso - è la garanzia di un vero e sano mercato" .

Cosa dice l'emendamento che modifica il dl asset  L'emendamento, viene spiegato nella relazione illustrative dell'esecutivo, vieta comunque "l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporta un pregiudizio al comportamento economico dell'utente". Le regole si applicano per i collegamenti con Sicilia e Sardegna ma anche per le altre tratte nazionali "in presenza di uno stato di emergenza nazionale ovvero qualora gli spostamenti stradali o ferroviari lungo il territorio nazionale siano, in tutto o in parte, impediti da eventi eccezionali dichiarati da pubbliche autorità".

Il potere dell'Antitrust  L'Antitrust avrà il potere, a valle di una indagine conoscitiva (presidiata da forti poteri ispettivi), di imporre, ove emergano fattori distorsivi nel mercato dei voli, misure strutturali o comportamentali che elimino tale distorsione. E' previsto che ai fini dell'adozione delle misure, l'Autorità debba tenere conto della struttura del mercato; delle modalità di definizione dei prezzi, anche attraverso l'utilizzo di sistemi di gestione dei ricavi e algoritmi; dei i rischi per il processo concorrenziale e per i consumatori derivanti dall'utilizzo di algoritmi fondati sull'intelligenza artificiale o sulla profilazione degli utenti; delle dinamiche concorrenziali e di prezzo connesse alla stagionalità della domanda; delle esigenze di territori difficilmente raggiungibili tramite mezzi di trasporto diversi dall'aereo; dell'esigenza di tutela di classi particolarmente vulnerabili di consumatori. Inoltre, l'emendamento aumenta la trasparenza e la conoscibilità dei criteri utilizzati dagli aeroporti per la concessione di sussidi allo sviluppo di rotte, attribuendo nuovi poteri di monitoraggio in questo caso all'Autorità di regolazione dei Trasporti. Infine, per informare al meglio i consumatori, l'Antitrust pubblicherà sul proprio sito un documento, costantemente aggiornato anche con le pronunce delle Corte di Giustizia, sui diritti degli utenti in relazione alla trasparenza delle condizioni di prezzo praticabili dalle compagnie aeree. Nei siti delle compagnie aeree dev'essere contenuto, nella pagina web visualizzata al momento della prenotazione, un rinvio ipertestuale a tale documento. Per dare attuazione alle disposizioni, la pianta organica dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato viene incrementata di otto unità di ruolo della carriera direttiva e di due unità di ruolo nella carriera operativa.

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