Sette anni e mezzo di carcere. È la pena chiesta dalla Procura di Roma per Andrea Piazzolla, l'ex assistente di Gina Lollobrigida. Al factotum dell'attrice, che si è spenta il 16 gennaio 2023, è contestato il reato di circonvenzione di incapace per aver sottratto beni dal patrimonio di Lollobrigida per un periodo tra il 2013 e il 2018. Lo fa sapere in diretta l'inviata di "Pomeriggio Cinque", Giorgia Scaccia, che dichiara: "È stato aggiornato il tutto al 5 ottobre, data in cui il giudice darà lettura della sentenza. Il pm ha chiesto per Piazzolla il massimo della pena".
"Piazzolla è apparso molto provato in aula", racconta l'inviata del programma di Canale 5 condotto da Myrta Merlino. "Un'altra commedia", è il commento invece di Javier Rigau, l’imprenditore spagnolo ex marito di Lollobrigida. "Sono contrariato perché l'avvocato di Piazzolla ha attaccato le perizie dei periti nominati dalla giustizia italiana", continua Rigau che poi parla della pena chiesta dalla Procura di Roma: "È poco, so che è il massimo per quel tipo di reato, ma è poco per un uomo che ha distrutto una famiglia e ha allontanato Gina da tutti noi", conclude.
Nel corso della requisitoria il pm ha sottolineato lo "stato di fragilità", negli ultimi anni, dell'attrice citando il lavoro svolto dai periti e consulenti che hanno confermato "l'indebolimento della capacità di intendere e autodeterminarsi e di decidere autonomamente con una parziale deficienza psichica". Per l'accusa quindi Gina Lollobrigida era "suggestionabile, tenuta in isolamento, in uno stato di vulnerabilità".