Assemblea generale Onu: a che punto siamo con la crisi climatica
Mentre migliaia di manifestanti marciano per le strade di New York contro l’utilizzo dei combustibili fossili, i leader mondiali si riuniscono per discutere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile
Inizia la 78esima edizione dell'Assemblea Generale Onu, una settimana di dibattiti in cui i capi di Stato e di governo faranno il punto sugli obiettivi dell'Agenda 2030. In vista del Vertice sull'Ambizione Climatica di mercoledì, gli attivisti marciano per l'eliminazione dei combustibili fossili guidati dalla deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez. Preoccupa intanto l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul clima: i Paese membri sono in ritardo nel raggiungimento degli Accordi di Parigi, il trattato internazionale sui cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni dei gas serra.
Una settimana di "alto livello" Alla vigilia dell'inizio dei dibattiti sulle sfide globali, i leader si riuniscono al Palazzo di Vetro per l'appuntamento annuale. Durante la settimana discuteranno sui principali temi dell' Agenda 2030, il programma d'azione per lo sviluppo sostenibile sottoscritta da tutti i 193 Paesi membri. Sul tavolo ci saranno gestione dei migranti, sanità, sviluppo economico, ma soprattutto il punto sul cambiamento climatico. Il Segretario Generale António Guterres ha convocato un vertice in cui i rappresentati di ogni Paese presenteranno un piano d'azione per rispondere all'urgenza del fenomeno. Ad alimentare la tensione, gli oltre 50.000 attivisti che domenica hanno organizzato la più grande marcia climatica degli Stati Uniti degli ultimi cinque anni. La deputata Cortez ha accusato Joe Biden di continuare ad approvare progetti che utilizzano combustibili fossili, aizzando la folla durante un raduno da lei definito "troppo grande da ignorare".
"Un momento critico" per il pianeta Nel 2015 i leader mondiali hanno stipulato gli Accordi di Parigi, con l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi o massimo due rispetto ai livelli preindustriali. Secondo l 'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, però, i governi non stanno riducendo abbastanza velocemente le emissioni di gas serra, rischiano di venire meno all'accordo. L'Onu ha avvertito che "ora è necessario fare molto di più" se si vuole salvare il pianeta. Nel resoconto pubblicato lo scorso 8 settembre, si riconosce l' impegno globale nell'affrontare la crisi climatica, ma nonostante questo "il mondo non è sulla buona strada per raggiungere i termini prefissati". L'invito delle Nazioni Unite è quello di accelerare l'azione per compiere progressi "in questo decennio critico", saranno dunque fondamentali le proposte che i leader presenteranno al vertice sul clima di mercoledì.
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