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Migranti, Tajani: "Situazione esplosiva? No, è già esplosa" | "Piano per l'Africa, niente sparate elettorali"

"Per l'emergenza migranti anche una Banca per l'Africa", è la proposta del vicepremier
 

L'emergenza migranti "non è una situazione esplosiva, è già esplosa". Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo alla stampa al consolato di New York. Tajani spiega poi che intende portare la questione all'assemblea generale dell'Onu. "Uno spostamento di milioni e milioni di persone - dice - e non ci sono muri che tengano: guardate alla storia delle invasioni barbariche, non vennero fermate dall'esercito romano, l'esercito più forte della storia militare". Sui migranti "dobbiamo trovare soluzioni, non fare a gara in campagna elettorale a chi la spara più grossa: l'unica soluzione è quella diplomatica".

"La diplomazia non ha fallito"   "Senza la diplomazia a quest'ora invece di 10mila migranti ne arriverebbero 50mila. I numeri sono altissimi, quando arrivano da tutta l'Africa devi fermarli alla partenza. Khartoum è una città distrutta. Il Niger, il Ciad, il Burkina Faso hanno situazioni esplosive". 

L'ondata record di barchini verso Lampedusa si può ripetere. "La Tunisia - spiega Tajani - è ormai un collo di bottiglia, dal Corno d'Africa alla Guinea è una situazione ingovernabile. Poi ci aggiungi la Libia e il Marocco con le calamità naturali, ci metti Siria e Afghanistan e vedi la gravità della situazione. Anche Francia e Germania cominciano ad avere paura. L'Europa ha capito che non è un problema di Lampedusa o dell'Italia ed è più grande di come appare. La Francia ha compreso che rischiamo un esodo biblico". Quanto al pugno duro del governo, poi: "Serve a fermare i trafficanti oggi a Lampedusa, ma per risolvere il problema in modo strutturale serve una visione strategica".

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"Per l'Africa soluzioni, non sparate elettorali"   "Le Pen cresce, Salvini non lo so. Ma è miope vederla in chiave interna, usare la tattica sarebbe un errore. Dobbiamo trovare soluzioni, non fare a gara in campagna elettorale a chi la spara più grossa", sottolinea poi Tajani in un'intervista a Il Corriere della Sera. "Salvini? lo mi chiamo Tajani e rispondo per me, dico le stesse cose da 10 anni, da che ero commissario Ue e parlavo di un piano per l'Africa. Stiamo attenti agli slogan, che non portano risultati. Puoi fare anche centri di trattenimento per far capire all'irregolare che non lo fai girare per l'Italia e lo rimandi indietro, ma senza gli accordi non risolviamo il problema", ricorda Tajani, per il quale "l'Europa ha capito che non è un problema di Lampedusa o dell'Italia ed è più grande di come appare. La Francia ha compreso che rischiamo un esodo biblico". 

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