Continua ad allenarsi

"Grande Fratello", Alex Schwazer e il sogno olimpico: "Quante possibilità ho? Visto il mio cognome dico 30%"

Il campione della marcia azzurra parla delle speranze di poter correre per le qualificazioni di Parigi

Tra i concorrenti più attesi di questa edizione del "Grande Fratello" c'è sicuramente Alex Schwazer. Il campione della marcia azzurra ha accettato l'invito di Alfonso Signorini a entrare nella Casa più spiata d'Italia a una sola condizione: quella di potersi continuare ad allenare normalmente. Il suo obiettivo è quello di poter arrivare a giocarsi le sue carte nelle gare di qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi 2024.

Schwazer, 37 anni, medaglia d'oro nella 50 km di marcia ai Giochi di Pechino 2008, fu squalificato per doping nel 2012 e fermato nuovamente quattro anni più tardi, alla vigilia dell'Olimpiade di Rio: proprio in merito alla sospensione prima delle gare in Brasile ha sempre dichiarato la propria innocenza riguardo la presunta positività sostenendo la teoria di un complotto nei suoi confronti. La sua squalifica scadrà il 7 luglio 2024, quasi un mese dopo rispetto al periodo in cui si terranno le gare di qualificazioni alle Olimpiadi francesi. Nonostante questo, però, Alex continua ad allenarsi senza sosta anche nella Casa: continuando a correre su di un tapis roulant nel giardino.

Nel corso della seconda puntata del "Grande Fratello", andata in onda venerdì 15 settembre, l'atleta azzurro ha parlato dell'obiettivo olimpico rispondendo alle domande di Cesara Buonamici: "Ci sono due modi di interpretare la fatica - ha detto -, la puoi vedere come una cosa brutta, oppure la fatica ti dà qualcosa per stare meglio. Quando sto bene, la fatica mi motiva e mi fa stare meglio. Non mi sento un esempio, ma sono contento se questa determinazione che ho fa si che altre persone si sentono motivate a seguire i loro obiettivi e sogni. Io sono cresciuto che uno deve faticare per le cose, quando raggiungi nella vita un obiettivo grande fai fatica a concederti delle cose". E sulle possibilità di presentarsi ai nastri di partenza delle gare di qualificazioni per Parigi: "Quante ne ho? Rispondo in maniera sincera, secondo me 100 ma visto il mio cognome dico 30".