Scegliere l'abito da sposa è un vero e proprio viaggio, che da sempre affascina ed emoziona. Ma come riconoscere quello giusto, il modello che vesta anche la propria personalità e che sappia valorizzare al meglio la propria fisicità, minimizzando i difetti?
L'abito da sposa giusto è quello che si sceglie con il cuore. Lo sa bene Silvia Falconi, direttrice creativa di Atelier Emé, che con il suo team di couturier ha presentato la nuova collezione con una sfilata all'insegna del sogno, accompagnata dalle note di un'orchestra che ha suonato dal vivo reintrerpretando alcune delle più belle canzoni d'amore italiane di sempre, da "Albachiara" di Vasco Rossi a "Vivo per lei" di Andrea Bocelli, passando anche per Mina e gli 883.
Numerosi i look in passerella, presentati con uno show pervaso da un'atmosfera magica, fiabesca, di altri tempi, tra drappeggi di tessuto a ricoprire soffitti e pareti e maestosi lampadari chandelier a creare riflessi scintillanti sugli abiti. La sfilata ha visto protagonisti due mood diversi che compongono la nuova collezione sposa di Atelier Emé: "Sculpture Poetry", un vero e proprio inno alla bellezza attraverso modelli dalle linee pure ed essenziali, che esaltano le lavorazioni artigianali, e "The Dream Show", estremamente femminile e ispirato allo stile Déco degli anni Trenta.
Abiti fluidi e drappeggiati, in omaggio a Madame Grès, "la scultrice della moda", caratterizzati da pizzi e tulle ricamati, dettagli preziosi fatti a mano, dal gusto un po' nostalgico e legato alle tradizioni artigianali. E proposte più scenografiche, arricchite di effetti teatrali creati dal sapiente taglio sartoriale, pensati per le donne dal fascino disinvolto e dallo stile glamour.