Sono migliaia le vittime delle inondazioni causate dal ciclone sub-tropicale "Daniel" che si è abbattuto in Cirenaica, la regione orientale della Libia. La città più colpita è Derna, dove, secondo la tv araba Al Hadath che cita fonti libiche, si contano 6mila morti. Il ministro della Sanità del governo sostenuto dal Parlamento di Tobruk, ha spiegato: "La situazione a Derna è catastrofica. I corpi giacciono ancora in molti luoghi. Ci sono famiglie ancora bloccate nelle loro case e moltissime vittime sotto le macerie". Il ministro Antonio Tajani offre l'appoggio dell'Italia: "Inviate diverse squadre della Protezione civile".
Gente trascinata in mare -
Il ministro della Sanità, Othman Abduljalil, ha aggiunto: "Mi aspetto che le persone siano state trascinate in mare, ne troveremo molte". Intanto, il capo del Governo libico di unità nazionale (Gun), Abdelhamid Dabaiba, ha proclamato tre giorni di lutto e ha stabilito di issare la bandiera a mezz'asta in tutta la Libia per onorare i morti.
Migliaia di vittime -
La Croce Rossa internazionale ha reso noto che "il bilancio delle vittime della tempesta in Libia è enorme e potrebbe raggiungere le migliaia. Confermiamo dalle nostre fonti di informazione indipendenti che finora il numero delle persone scomparse ha raggiunto le 10mila persone".
Crollate due dighe -
Il ciclone "Daniel" ha colpito le parti orientali del Paese nordafricano. "Un numero così elevato di inondazioni non si verificava in Libia da più di quattro decenni", ha affermato il direttore dell'Autorità meteorologica libica durante un incontro con esponenti del Governo di unità nazionale. Il ministero dell'Istruzione del Gun ha deciso di utilizzare alcune scuole come luogo per accogliere le persone colpite dagli effetti del ciclone, in coordinamento con il Fondo di solidarietà sociale. Il portavoce dell'Esercito nazionale libico (Enl), Ahmed Al Mismari, ha precisato che l'alto numero delle vittime è dovuto al crollo di due dighe a sud di Derna, che a loro volta hanno causato il crollo di tutti i ponti della città e il completo allagamento di interi quartieri della città.
Solidarietà internazionale -
Manifestazioni di solidarietà stanno arrivando da tutto il mondo, e anche aiuti. Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha fatto sapere di avere appreso con dolore degli ingenti danni causati dall'uragano Daniel e ha espresso tutta la sua vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e al popolo libico e ha attivato la Protezione civile per poter assistere nel migliore dei modi la Libia colpita da questa emergenza.
Meloni sente Daibaba: Italia pronta a proseguire i soccorsi -
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro del governo di unità nazionale libico Abdul Dabaiba. Nel corso della telefonata, Meloni ha rinnovato le sue personali condoglianze e la solidarietà del governo e del popolo italiano per l'emergenza alluvioni che ha colpito la regione orientale della Libia e in particolare la città di Derna. Il primo ministro Dabaiba ha espresso profonda riconoscenza per l'immediata mobilitazione dell'Italia a sostegno delle popolazioni colpite in Cirenaica, soffermandosi in particolare sui moduli operativi dei vigili del fuoco, il materiale per operatori della Croce Rossa Italiana e le tende da campo in corso di consegna. Il presidente del Consiglio ha assicurato la piena disponibilità a proseguire nelle attività di soccorso e aiuto.