RETROGAMING

Zool, la mascotte mancata di Amiga

Nel 1992, una formica ninja dall’Ennesima Dimensione sfida Mario e Sonic in un gioco di piattaforme diventato un classico del panorama retrogaming

© Ufficio stampa

Storicamente, Nintendo ha sempre avuto Mario come "mascotte" mentre SEGA ha adottato il riccio blu Sonic ai tempi di Mega Drive. Al contrario, una piattaforma come il computer Amiga, che ha sfornato tanti classici del retrogaming, non ha mai avuto un personaggio distintivo nonostante la sua enorme diffusione, principalmente per la scelta di Commodore di non produrre videogiochi durante l’epoca dei sistemi a 16 bit.

Ecco dunque che gli "amighisti" si trovavano a osservare giochi come Sonic the Hedgehog o Super Mario World sperando che un titolo simile arrivasse prima o poi sul proprio computer. Fortunatamente qualche colorato personaggio approdò su Amiga: basta pensare al pesciolino saltellante James Pond o all’agile rana SuperFrog, ma la situazione avrebbe preso una piega diversa nel 1992.

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All'epoca, un colorato eroe si presentò con tutte le carte in regola per partire testa-a-testa contro i due eroi di SEGA e Nintendo: si trattava di una formica-ninja dalla pelle verde e dai grandi occhi gialli chiamata Zool, che secondo il materiale promozionale del tempo era proveniente dall’Ennesima Dimensione. Sviluppato da Gremlin Graphics e curato da George Allan, il gioco è stato chiaramente creato per cavalcare l’onda del successo di Sonic the Hedgehog, con l'azienda che sceglie di puntare su personaggi grandi e ben animati, nonché su un’elevata velocità dell’azione.

Zool, il protagonista, può correre, aggrapparsi alle pareti e ovviamente saltare mentre le sue capacità offensive (da bravo ninja) gli consentono di colpire i nemici con la spada, lanciare proiettili energetici, piroettare in aria roteando le lame e persino esibirsi in pratiche (e letali) scivolate, senza contare la classica possibilità di saltare semplicemente in testa ai nemici per eliminarli.

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Zool dovrà superare sette livelli con diverse ambientazioni a tema, come il mondo dei dolciumi (azzeccato, considerando che i leccalecca Chupa Chups furono sponsor del gioco) e quello della musica, tutti conditi con scenari e nemici tematizzati anche se spesso un po’ anonimi. Azione veloce e vasti livelli a scrolling multi-direzionale sono due pregi che, uniti alla manovrabilità del protagonista, lo rendono un buon platform game incapace tuttavia di avvicinarsi alla qualità degli illustri ispiratori.

Zool riesce comunque a ottenere ottime vendite sulla sua piattaforma di lancio, Amiga, e viene successivamente convertito per PC e console arrivando su SNES, Mega Drive e persino Master System (in una conversione francamente impressionante). L’arrivo su console, dove in effetti la concorrenza dei platform game "moderni" era più agguerrita, non ha riscosso lo stesso successo delle uscite su PC e così l’immancabile seguito dell’anno successivo, Zool 2, salta Mega Drive e Super Nintendo per concentrarsi su PC e Amiga con un gioco notevolmente evoluto.

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I protagonisti diventano due, liberamente selezionabili (ovvero Zool e la sua amica Zooz, armata di frusta energetica) e con abilità differenti che portano a diverse possibilità di esplorazione dei livelli. I protagonisti guadagnano inoltre l’abilità di arrampicarsi e i livelli diventano ancora più grandi e interattivi. Viene anche introdotto un nemico mutaforma che ricopre il ruolo del boss nei diversi livelli, dando così più coesione alla storia.

Insomma, Zool 2 è un platform game valido, migliore in tutto e per tutto rispetto all'originale ma che, anche in questo caso, non riesce a raggiungere vendite tali da giustificare la realizzazione di un terzo capitolo (anche includendo un’interessante escursione su Atari Jaguar). Chi volesse provare oggi Zool può farlo facilmente grazie alla versione Redimensioned del primo capitolo, recentemente pubblicata su PC.