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Terremoto di magnitudo 7 in Marocco: oltre 2mila morti e migliaia di feriti | Tajani: 500 gli italiani nel Paese, stanno tutti bene

Migliaia in strada in panico a Marrakech. Mattarella: "Disponibili a contribuire ai soccorsi". Meloni: "Pieno sostegno"

In Marocco, una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7, ha colpito la regione di Marrakech, provocando almeno 2.012 morti e 2.059 feriti. Il bilancio è destinato a crescere. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23:11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio di Tata N'Yaaqoub. Secondo la Croce Rossa, l'emergenza potrebbe durare anni. Proclamati tre giorni di lutto nazionale. ll Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.  Solidarietà dell'Ue: "Pronti a dare tutti gli aiuti necessari". Meloni: "Dolore per il tragico bilancio, pieno sostegno dell'Italia". Mattarella: "Disponibili a contribuire ai soccorsi". Secondo la Farnesina, sono 500 gli italiani attualmente nel Paese e "stanno tutti bene".

Un boato nella notte  Poco prima della mezzanotte un boato ha squarciato la notte marocchina: qualcuno ha pensato all'esplosione di una bomba, altri a "un aereo che si era schiantato sull'hotel". Era invece la scossa di terremoto di magnitudo 7.0 che, poco prima della mezzanotte locale, ha devastato il centro del Paese, danneggiato l'antica città di Marrakech e ucciso oltre 2mila persone. I feriti sono almeno 2mila, di cui centinaia versano in gravi condizioni. Il re Muhammad VI ha decretato tre giorni di lutto nazionale. 

Fotogallery - Terremoto in Marocco, scossa di magnitudo 7

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Sisma di 30 secondi sentito fino in Spagna  Il Centro per la ricerca scientifica e tecnica del Marocco ha individuato l'epicentro nel villaggio di Tata N'Yaaqoub, nella provincia di Al-Haouz: una zona montuosa che si trova a una settantina di chilometri da Marrakech, patrimonio Unesco dell'Umanità, dove le parti più fragili delle mura che circondano la medina sono crollate, così come il minareto di una piccola moschea. La scossa durata 30 secondi è stata avvertita lungo tutta la dorsale dell'Atlante e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca fino a Rabat, e ha provocato danni nel raggio di oltre 400 km.

Il moto ondulatorio è stato sentito anche nella vicina Algeria ed è arrivato fino al sud della Spagna e delle Canarie. E mentre le operazioni di soccorso continuano senza sosta hanno risposto all'appello delle autorità a donare sangue per i feriti, con lunghe file davanti ai centri trasfusionali. Organizzazioni internazionali e associazioni benefiche di tutto il mondo si sono già attivate, ma le previsioni sono drammatiche: secondo la Croce Rossa internazionale "il Marocco potrebbe aver bisogno di aiuto per mesi. Se non anni".

Ci sono 500 italiani in Marocco  Al momento non sarebbero rimasti coinvolti cittadini italiani nel Paese, ha assicurato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: ha parlato di 500 italiani nella zona colpita, ma nessuno risulta tra le vittime, morti o feriti. La Farnesina, comunque, continua a seguire la situazione minuto per minuto. Il ministro ha dato subito indicazioni operative esortando a evitare l'aeroporto di Marrakech perché "intasato" e raggiungere invece con i bus gli scali di Casablanca o Rabat per imbarcarsi precisando che da questi due scali i voli sono regolari.

All'aeroporto di Marrakesh è stato anche istituito un desk dedicato da parte del Consolato onorario della città per assistere gli italiani. Non sono previsti per ora voli speciali per il rientro degli italiani ma, ha sottolineanto ancora Tajani, "l'ambasciata d'Italia a Rabat, il consolato d'Italia a Casablanca, il consolato onorario a Marrakesh sono impegnati nel dare tutto il sostegno possibile ai nostri connazionali e l'Unità di crisi del ministero degli Esteri opera 24 ore su 24". Intanto i primi italiani sono arrivati a Fiumicino. L'Italia, intanto, è pronta a fornire aiuti al Marocco. "La Protezione Civile è già a disposizione per intervenire. Fino adesso non c'è stata nessuna richiesta", ha detto Tajani riferendo di aver parlato con il responsabile della Protezione Civile Fabrizio Curcio. "La nostra organizzazione è una delle migliori al mondo, è pronta ad essere operativa nel giro di pochi minuti", ha sottolineato Tajani.

Il cordoglio dei leader di tutto il mondo  La notizia e le immagini della devastazione hanno subito fatto il giro del mondo, raggiungendo anche i leader mondiali riuniti a Delhi per il vertice del G20. Dalla premier Giorgia Meloni al presidente americano Joe Biden, dal padrone di casa Narendra Modi al capo di Stato francese Emmanuel Macron, sono numerosi gli attestati di solidarietà e le offerte di invio di aiuti e assistenza. La tragedia del Marocco ha unito per una volta anche i sentimenti dei due acerrimi nemici, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin, che hanno espresso le proprie condoglianze. Così come papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio per esprimere "dolore e solidarietà". Dall'Italia il presidente Sergio Mattarella ha scritto un messaggio al re Muhammad VI per partecipare la sua "immensa tristezza" e "manifestare disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso".

Il messaggio anche dai "nemici" dell'Algeria  Anche l'Algeria ha offerto aiuti al "fraterno popolo marocchino" e, con una mossa considerata eccezionale, ha deciso di aprire il proprio spazio aereo per consentire ai voli umanitari di raggiungere il Marocco: Algeri lo aveva chiuso agli aerei civili e militari marocchini nel 2021 dopo aver interrotto le relazioni diplomatiche con Rabat.

  • 09 set -

    Parigi: "Cittadino francese morto d'infarto nel sisma"

    Un cittadino francese è morto durante il terremoto in Marocco e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri francese all'Afp. Un cittadino francese è morto "ad Agadir, in seguito a un attacco cardiaco durante il terremoto", ha dichiarato il Quai d'Orsay, che ha anche identificato "otto cittadini francesi feriti", con i quali ha detto di essere "in stretto contatto per garantire che siano curati adeguatamente". Agadir dista circa 200 km in linea d'aria da Al-Haouz, l'epicentro del sisma.

  • 09 set -

    Salgono a 1.305 le vittime del sisma

    Il bilancio del terremoto in Marocco è salito a 1.305 morti. Lo riferisce il governo marocchino.

  • 09 set -

    Tajani: gli italiani in Marocco sono 500

    "Abbiamo accertato attraverso la nostra ambasciata, il nostro consolato a Casablanca, il consolato a Marrakech, l'Unità di crisi e il ministero degli Esteri che gli italiani sono 500. Duecento erano quelli registrati, poi ce ne sono altri 180 non registrati e 200 che sono un gruppo di persone che facevano una riunione aziendale". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri AntonioTajani al Tg4 ribadendo che "non ci sono feriti o morti". 

  • 09 set -

    Croce Rossa: l'emergenza in Marocco potrebbe durare anni

    La risposta al terremoto che ha colpito il Marocco potrebbe richiedere "mesi, se non anni". Lo ha detto in una nota Hossam Elsharkawi, direttore regionale della Federazione internazionale della Croce Rossa per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'organizzazione "si sta mobilitando per sostenere la Mezzaluna Rossa marocchina".

  • 09 set -

    Il Marocco decreta tre giorni di lutto nazionale

    Il Marocco ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. Lo ha annunciato il gabinetto reale. Bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici.

  • 09 set -

    Turisti bloccati su monti del Marocco: ruspe per liberarli

    "Sono arrivate le ruspe che stanno lavorando per liberare la strada". È quanto riferisce una turista italiana rimasta bloccata su un passo montano dell'Atlante, in Marocco, assieme alla sua famiglia. La donna è in contatto con l'ambasciata: "Intanto vediamo di scendere, poi vedremo. Siamo stanchi. Non so se ce la faranno entro la sera, speriamo. Credo che passeremo un'altra notte in macchina altrimenti, se sarà libero il passaggio, scenderemo a valle con la macchina".

  • 09 set -

    Terremoto anche in Indonesia

    Un terremoto di magnitudo 6.0 è stato registrato sull'isola di Sulawesi, in Indonesia. Il sisma è stato avvertito alle 22:43 locali (le 16:43 in Italia) nella zona della penisola di Minahasa, a una profondità di 18 chilometri. Sulawesi, grande 174mila chilometri quadrati, è l'undicesima isola al mondo per estensione.

  • 09 set -

    Farnesina: 400 gli italiani in Marocco, stanno tutti bene

    Sono 400 gli italiani attualmente in Marocco, colpito nella notte da un forte terremoto, e "stanno tutti bene". Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Nicola Minasi. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati, ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti", ha assicurato Minasi.

  • 09 set -

    L'Algeria apre lo spazio aereo ai voli umanitari

    Le autorità algerine hanno deciso di aprire il proprio spazio aereo ai voli che trasportano aiuti umanitari e persone ferite dai luoghi del terremoto che ha colpito il Marocco. Nell'estate del 2021, il Paese confinante aveva annunciato la chiusura del proprio spazio aereo agli aerei civili e militari marocchini, dopo la decisione di interrompere le relazioni diplomatiche con Rabat.

  • 09 set -

    I morti salgono a 1.037

    È salito a 1.037 il numero dei morti del terremoto che ha colpito il Marocco. I feriti sono 1.204, 721 dei quali in gravi condizioni.

  • 09 set -

    Mattarella: "Disponibili a contribuire ai soccorsi"

    La notizia del sisma che ha colpito il Marocco "ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. È quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al re Muhammad VI. "Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso".

  • 09 set -

    Sul posto 200 italiani: "Stanno tutti bene" - VIDEO

  • 09 set -

    Caritas: "Servono medicine e coperte, bisogna fare presto"

    "Servono medicine e coperte, bisogna fare presto. Le porteremo assieme a kit igienici, le coperte servono per il freddo che scende la sera". Lo afferma Padre Oscar Arturo Garcia Padilla, direttore della Caritas di Rabat, la principale del Marocco. Una delegazione si è recata nei luoghi del sisma, vicino a Marrakech, per fornire aiuti di primo soccorso.

  • 09 set -

    Ambasciatore italiano a Rabat: "Nostro desk ad aeroporto Marrakesh"

    È stato attivato all'aeroporto di Marrakesh un desk della rappresentanza diplomatica italiana per assistere gli italiani. Lo ha confermato l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco. "Tutti i voli sono pieni, dopo lo spavento i turisti vogliono partire - ha spiegato -: quello che suggeriamo di fare è per chi ha già un biglietto da Marrakesh vada all'aeroporto dove noi abbiamo organizzato un desk. Per chi non ha ancora un biglietto prima di tutto ne cerchi uno ma non necessariamente da Marrakesh". Il diplomatico ha quindi ribadito che i numeri da contattare per indicazioni sono disponibili online.

  • 09 set -

    Ambasciatore italiano a Rabat: "Contattati tutti i nomi segnalati"

    "Finora siamo riusciti a entrare in contatto con tutte le segnalazioni" riguardo agli italiani in Marocco colpito nella notte da un forte sisma. Lo ha riferito l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco, confermando quindi che al momento non risultano italiani coinvolti: "Monitoriamo di ora in ora - ha detto - anche con le autorità marocchine".

  • 09 set -

    Il dolore del Papa: "Profonda solidarietà"

    "Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco", Papa Francesco esprime "la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale". "Triste per questo evento", si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice manifesta la sua "profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia": prega "per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa". Francesco chiede "all'Altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso".

  • 09 set -

    Ambasciatore Marocco a Roma: colpito da sostegno Meloni e autorità italiane

    "Sono colpito e impressionato per la spontanea e rapida reazione delle autorità italiane. Ho visto le parole di vicinanza e sostegno del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del ministro della Difesa, Guido Crosetto e di tanti altri senatori e rappresentanti della società civile. Non solo portano sostegno ma si mettono a disposizione per tutto quello che è necessario al Marocco". Lo ha detto l'ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, riguardo al devastante terremoto che ha colpito il suo Paese. "In questa prima fase stiamo cercando di gestire questa situazione con i mezzi nazionali. Ma sono sicuro che se le autorità del Marocco riterranno che ci sarà la necessità di rivolgere un appello ai Paesi amici per avere sostegno, l'Italia sarà tra i primi Paesi a essere chiamati. Ribadisco tutto il riconoscimento e la gratitudine al governo e al popolo amico dell'Italia", ha detto ancora l'ambasciatore.

  • 09 set -

    Italiana a Marrakech: scossa lunga e spaventosa, abbiamo dormito in auto

    "Noi viviamo a Gueliz, nella città moderna di Marrakech, abitiamo al quarto piano ed è stato terribile, una scossa molto lunga, spaventosa, il custode ci ha detto di aver visto il palazzo oscillare. Abbiamo passato la notte in macchina per timore dello sciame sismico". Lo racconta Lucia Valori, italiana residente a Marrakech, proprietaria di un riad nella medina con il marito, guida accompagnatore e agente di viaggio. "Qui a Gueliz i negozi sono aperti e non ci sono danni, siamo andati nella notte nella medina e ha invece subito crolli, ma la città è tutto sommato preservata. L'atmosfera sembra irreale, pensando al panico della notte. Il nostro riad non ha subito danni, immagini terribili arrivano invece dalla zona dell'Alto Atlante, lì la situazione è drammatica", spiega Valori.

  • 09 set -

    Biden: "Vicini al Marocco in questo momento difficile"

    Il presidente Usa Joe Biden è "profondamente addolorato per la perdita di vite umane e la devastazione del terremoto" di questa notte che ha colpito il Marocco. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti da questa terribile difficoltà", ha aggiunto Biden in una nota della Casa Bianca. "La mia amministrazione è in contatto con i funzionari marocchini. Stiamo lavorando per garantire che i cittadini Usa in Marocco siano al sicuro e siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino. Gli Usa sono vicini al Marocco e al mio amico re Mohammed VI in questa fase difficile".

  • 09 set -

    Turisti italiani: "Dopo sisma bloccati su monti Marocco"

    "Siamo preoccupatissimi, siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa ma dobbiamo a sbrigarci perché inizia a fare caldo". A riferirlo è una turista italiana in vacanza in Marocco col marito e il figlio 15enne sorpresi dal sisma della notte scorsa mentre erano in hotel sulle montagne dell'Atlante.

  • 09 set -

    Media: sale a 820 il bilancio delle vittime

    Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Marocco la notte scorsa è aumentato a quota 820: lo scrive il media marocchino Medias24 sul suo sito. I feriti, aggiunge, sono almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.

  • 09 set -

    Tajani: Protezione civile disponibile a fare ciò che serve

    "La Protezione civile è disponibile a fare tutto ciò che serve, però bisogna avere la richiesta del Marocco o la richiesta attraverso il sistema di soccorso europeo. Noi siamo pronti, ho parlato stamane con il capo della Protezione civile". Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che "questo terremoto è stato molto più forte di quello dell'Aquila".

  • 09 set -

    Tajani: italiani vadano in aeroporti di Rabat e Casablanca

    "Ai nostri connazionali diciamo di non andare all'aeroporto di Marrakech, che è intasato, ci sarà lì un funzionario a dare indicazioni, ma di andare in altri aeroporti del Marocco perché dagli altri scali gli aerei partono e si può cercare di tornare in Italia. Noi seguiamo minuto per minuto la situazione. Tutto è sotto controllo da parte delle autorità italiane, il ministero segue persona per persona la situazione in Marocco". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Organizzare operazioni di rimpatrio in questo momento è impossibile perché non c'è possibilità di atterrare a Marrakech, l'aeroporto è pieno. Il consiglio è andare a Casablanca o a Rabat e prendere l'aereo da lì".

  • 09 set -

    Ue: pronti a dare al Marocco tutti gli aiuti necessari

    L'Unione europea è pronta a fornire al Marocco "tutta l'assistenza necessaria" a seguito del terremoto che nella notte ha provocato centinaia di vittime. Lo riferisce un portavoce della Commissione europea. "Il centro di crisi Ue monitora da vicino la situazione", aggiunge

  • 09 set -

    Il terremoto avvertito anche in Portogallo e Algeria

    Il devastante terremoto che ha colpito il Marocco è stato avvertito fino al Portogallo e all'Algeria. Lo hanno riferito l'Istituto portoghese per il mare e l'atmosfera e l'agenzia di protezione civile dell'Algeria, che supervisiona la risposta alle emergenze. Il centro geofisico del Marocco ha riferito che il terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la zona di Ighil, nell'Alto Atlante. Ighil, una zona montuosa con piccoli villaggi agricoli, si trova a circa 70 km a sud-ovest di Marrakech.

  • 09 set -

    Tajani: "Circa 200 italiani nella zona del sisma, per ora nessun ferito"

    "Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti, né vittime, quindi le cose per i nostri connazionali potrebbero essere andate in modo migliore rispetto ai tanti marocchini purtroppo deceduti". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il ministro ha spiegato che "circa 200 italiani erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco" colpita dal sisma, l'area di Marrakech. "Ambasciata e consolati si sono subito mobilitati, dall'Unità di crisi sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani" nel Paese.

  • 09 set -

    Molti gli edifici crollati in diverse zone del Paese

    Il ministero dell'Interno marocchino ha sottolineato che il terremoto ha causato il crollo di diversi edifici. Le zone più colpite si trovano nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech.

  • 09 set -

    Il bilancio sale a 632 morti e 329 feriti

    Secondo il ministero dell'Interno marocchino, citato dall'agenzia di stampa Afp, il numero delle persone uccise nel terremoto che questa notte ha devastato il Marocco ha raggiunto quota 632. Altre 329 sono rimaste ferite, di cui 51 in maniera grave. Il bilancio è ancora provvisorio e destinato ad aumentare.

  • 09 set -

    La Farnesina monitora la situazione: "In contatto con le autorità locali"

    La Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unita' di Crisi al numero +39 06 36225. Lo scrive la Farnesina su X in merito al devastante terremoto che ha colpito il Marocco.

  • 09 set -

    Tajani: "Italia pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso"

    "Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari". Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

  • 09 set -

    Appello urgente per le donazioni di sangue

    Il bilancio del sisma si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all'epicentro. I paesi che punteggiano l'Atlante sono molto poveri, spesso non hanno collegamento internet e le case sono costruite con il caratteristico muro realizzato in paglia, fango e sassi. Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.

  • 09 set -

    Meloni: "L'Italia disponibile a dare sostegno"

    Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, a Nuova Delhi per il vertice G20, ha appreso con "dolore" il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Il premier, si legge in una nota, ha espresso "vicinanza e solidarietà" al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la "piena disponibilità" dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza.

  • 09 set -

    Dall'Ue la solidarietà di Michel e von der Leyen

    "L'Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili", ha fatto sapere il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dal G20 di Nuova Delhi. "I miei pensieri vanno a tutte le persone colpite da questa tragedia e ai soccorritori coinvolti nelle operazioni di ricerca", ha aggiunto. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà a "tutto il cuore al popolo marocchino. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole". 

  • 09 set -

    Diversi crolli nella medina di Marrakech

    Grande paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico "Cafè de France". Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

  • 09 set -

    Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi

    La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell'ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per predisporre un eventuale piano di emergenza.

  • 09 set -

    Blackout e gente per le strade a Marrakech

    In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell'ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Gli aeroporti sono rimasti chiusi per alcune ore.

  • 09 set -

    Terremoto di magnitudo 7 in Marocco, centinaia di morti

    Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7, ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, provocando 296 morti e oltre 150 feriti. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23:11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.

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