Il messaggio sui social

Giulia Tramontano, la sorella: "Abbraccio con l'amante di Impagnatiello non è un gesto di solidarietà, lei non ricambia"

Il post sui social di Chiara Tramontano, sorella della 29enne incinta uccisa lo scorso 27 maggio a Senago, in provincia di Milano

© Da video

Nessuna solidarietà, nessun vero abbraccio tra Giulia Tramontano e l'amante del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, l'uomo che l'ha uccisa mentre era incinta del loro bambino. A urlarlo sui social è la sorella della vittima, Chiara Tramontano, che rilegge con lo sguardo di chi Giulia la conosceva bene le immagini registrate da una telecamera e che hanno fatto il giro del web. "C’è una cosa che non tollero", scrive Chiara, "sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia".

"Un dolore intimo" -

 In un lungo post sui social, Chiara Tramontano spiega di non aver voluto finora rilasciare interviste o messaggi di ricordo di sua sorella. "Il dolore è un’esperienza così intima che è difficile condividerla con sé stessi, figuriamoci con gli altri", precisa. Ma vedere le immagini di sua sorella abbracciata dall'amante di Impagnatiello che fanno il giro del web l'ha ferita. "Lascio qui la mia opinione perché ho bisogno di gridarla affinché quel frame catturato dalle telecamere possa essere osservato con gli occhi della verità", scrive.

"Giulia non abbraccia quella donna" -

 L'immagine è stata registrata poco prima della sparizione di Giulia Tramontano. La ragazza, in stato avanzato di gravidanza, aveva scoperto che il suo compagno aveva un'amante e aveva deciso di incontrarla. "Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo", scrive Chiara Tramontano, "viene avvolta da un abbraccio che non ricambia. Giulia non abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa". 

"Non a morali inesistenti" -

 Chiara aggiunge: "La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed é mossa dal bene". Quindi, un messaggio per sua sorella a oltre tre mesi dal delitto e mentre le indagini sono in via di conclusione: "Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottiscono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre".        
 

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