VELO, TIARA E RICAMI PREZIOSI

Venezia 80, "Priscilla": com'è nato l'abito da sposa per il film

Ispirato dallo stile e dal fascino della protagonista, l'ultimo lavoro di Sofia Coppola racconta la ricerca di identità e di indipendenza

"Priscilla", l'ultimo lungometraggio di Sofia Coppola dedicato alla donna che sposò Elvis Presley, è stato tra i film più attesi e celebrati a Venezia 80. Fortemente ispirato dallo stile, dal fascino e dalla personalità della stessa Priscilla Beaulieu, la pellicola racconta il suo passaggio all'età adulta, la sua ricerca di identità e di indipendenza.

Tra le scene più importanti di "Priscilla" c'è sicuramente quella dedicata al matrimonio con il re del rock n' roll, celebrato nel 1967. A interpretare i due personaggi, gli attori emergenti Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Sofia Coppola ha prestato molta attenzione anche a riprodurre fedelmente in scena il look della sua protagonista: trucco con cat-eye molto accentuato, acconciature vaporose, abiti a trapezio. In particolare, la pluripremiata regista (Oscar per "Lost in Translation" e Leone d'Oro a Venezia per "Somewhere", per citare due tra i riconoscimenti più importanti ricevuti per il suo lavoro) ha chiesto di realizzare l'abito da sposa a Chanel, di cui è ambasciatrice e con cui collabora ormai da diversi anni. "Il mio film è basato sulla vita di Priscilla Presley ed è davvero la sua storia, raccontata dal suo punto di vista - ha spiegato la stessa Sofia Coppola -. L'ho trovata comprensibile, vi si possono riconoscere anche molte ragazze e giovani donne nel loro percorso verso l'età adulta".
 

La maison ha così realizzato il modello rivisitando l'originale, quello realmente indossato da Priscilla Beaulieu nel giorno del "sì". Ha preso così forma un abito finemente ricamato, ispirato alla collezione Haute Couture primavera estate 2020 disegnata dalla direttrice artistica Virginie Viard. A completarlo, il velo e la tiara, ricamati entrambi dall'Atelier Montex. In altre scene del film sono presenti ulteriori creazioni Chanel, come il suo profumo più iconico, il N°5.
 

La casa di moda parigina sostiene i registi e le istituzioni dedite alla settima arte e incoraggia il cinema sin dai tempi in cui la sua fondatrice Gabrielle Chanel si recò a Hollywood per disegnare i costumi per i film prodotti da Samuel Goldwyn, negli anni Trenta del secolo scorso. Sempre al mondo e alle atmosfere hollywoodiane si è ispirata anche Virginie Viard per la collezione Cruise 2023-204 della maison, presentata a Los Angeles.