fine di un incubo

Burning Man, riaprono le strade: migliaia in fuga dal fango nel deserto del Nevada

Le oltre 70mila persone presenti al festival Burning Man hanno iniziato il loro ritorno a casa dopo tre giorni bloccati dal fango nel Deserto del Nevada: code chilometriche nonostante gli organizzatori abbiano chiesto di scaglionare le uscite

© Afp

I partecipanti al festival Burning Man possono finalmente tornare a casa dopo essere rimasti intrappolati del Deserto Black Rock, in Nevada, per tre giorni. Una tempesta aveva colpito la zona causando inondazioni e rendendo il terreno una gabbia di pozzanghere e fango. Ora l'incubo è finito: gli organizzatori dell'evento hanno detto di aver iniziato a far defluire il traffico, raccomandando alle oltre 70.000 persone di scaglionare le uscite per non intasare l'unica via di fuga.

La coda infinita -

 Sulla pagina ufficiale del Burning Man, i coordinatori del festival hanno detto che il al momento il tempo di attesa per uscire dalla cosiddetta Black Rock City è di 5 ore. Hanno anche invitato le persone a guidare in sicurezza, a essere pazienti e a rispettare le regole prestabilite. Nonostante le direttive esortassero la gente a uscire a scaglioni, le immagini mostrano code chilometriche lungo la strada principale per fuggire dal deserto.

La tempesta di pioggia e fango -

 Il Burning Man è da sempre un evento atteso da migliaia di persone da tutto il mondo. I prezzi dei biglietti non sono alla portata di tutti e possono variare dai 225$ ai 425$. Purtroppo il festival, che normalmente dura una settimana, questa volta è terminato in anticipo a causa di una tempesta che ha colpito il Deserto Black Rock, nella parte settentrionale del Nevada. La pioggia torrenziale ha causato pozzanghere profonde e ha riempito le strade di fango rendendole impraticabili. Secondo quanto riportato dall'ufficio dello sceriffo della contea di Pershing, una persona avrebbe perso la vita durante il caos causato dal maltempo.

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