Caivano, arriva il pacchetto sicurezza: stretta sulla criminalità minorile con il Daspo da determinate aree urbane
Ancora non è chiaro se il Cdm interverrà con un ddl o un dl: tra gli altri punti al vaglio dell'esecutivo anche l'avviso orale del questore e il contrasto alla diffusione delle armi da fuoco
Dopo i fatti di Caivano il governo spinge l'acceleratore su un nuovo pacchetto sicurezza, puntando a inasprire le pene sulla criminalità minorile. Ancora non è chiaro se l'esecutivo interverrà in Cdm con un decreto legge o un disegno di legge, ma si va dalla possibilità di disporre l'allontanamento da determinate aree urbane (tipo Daspo) ai minori tra 14 e 18 anni all'avviso orale del questore per la stessa fascia d'età, al contrasto della diffusione delle armi da fuoco. Tra le altri misure anche la stretta contro la dispersione scolastica: più sanzioni ai genitori che non mandano i figli a scuola.
Il Daspo, l'avviso del questore e la stretta sulle armi -
Il Daspo urbano, il cosiddetto Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane), potrebbe così riguardare espressamente anche la fascia d'età 14-18 anni. Idem per l'avviso orale del questore, misura che prevede la convocazione della persona ritenuta pericolosa in questura - nel caso dei minorenni con i genitori, a volte ignari del comportamento dei figli - con l'invito a mantenere una condotta conforme alla legge e la possibilità di adottare alcune restrizioni. Si punta inoltre ad una stretta sulla diffusione delle armi anche tra i ragazzi in alcuni contesti urbani.
L'arresto e pene più severe -
Ci sarà l'arresto in flagranza per reati legati al mancato porto d'armi o il possesso di armi atte a offendere. Dovrebbero poi essere introdotte pene più severe per chi aggredisce le forze dell'ordine e la facilitazione dell'espulsione per i migranti irregolari che hanno commesso determinati crimini.
Più sanzioni ai genitori contro la dispersione scolastica -
Contro la dispersione scolastica sono in arrivo inoltre maggiori sanzioni per i genitori che non mandano i figli a scuola per l'intero ciclo. "Le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti", aveva detto il presidente del Consiglio in visita a Caivano, annunciando il rafforzamento delle norme per combattere la dispersione scolastica.
La proposta della Roccella -
Sul tema minori la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ha proposto il divieto di accesso ai siti pornografici attraverso la certificazione dell'età. Allo studio la fattibilità tecnica della misura.