“PER CONDIVIDERE LA MAGIA”

Venezia 80, celebs e bollicine: guida al party più esclusivo

Durante la Mostra del cinema, la celebrazione dei 280 anni di una maison che ha fatto dell’arte della festa il suo fiore all’occhiello

A Venezia, una doppia celebrazione. In concomitanza con l'80esima edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica, sta infatti celebrando il suo 280esimo compleanno una maison che da sempre riunisce le persone per celebrare momenti emozionanti, magici e straordinari. Una realtà nata nel 1743 per "condividere la magia dello champagne con il mondo".

Venezia 80 celebra, così, le bollicine più famose, quelle di Moët & Chandon, con una serie di serate ricche di ospiti, dall’inaugurazione del festival all’evento di chiusura. Questo iconico champagne è stato, infatti, protagonista di oltre cento film di Hollywood: da “Love in the afternoon” di Billy Wilder, dove a sorseggiarlo era Audrey Hepburn, a “The Great Gatsby”, fino a “The Gratest Showman”, con Hugh Jackman. Un legame storico e di prestigio, quello tra la maison e il mondo della settima arte, iniziato sin dagli anni Trenta e consolidato dall’apprezzamento di star internazionali: da Cary Grant a Paul Newman, da George Clooney a Scarlett Johansson.
 

Sempre in occasione di questa doppia celebrazione, Moët & Chandon ha presentato nella serata di inaugurazione di Venezia 80 una bottiglia Jéroboam in edizione limitata del Grand Vintage 2004. Si tratta di uno champagne maturato in cantina per oltre 15 anni e che segna l’importante anniversario della maison riflettendo una combinazione eccezionale di maturità, complessità e carisma. Creato in pochissimi esemplari, è disponibile in esclusiva presso la boutique del brand a Épernay.
 

Inoltre, dal 2009, Moët & Chandon sostiene anche iniziative filantropiche attraverso "Toast for a Cause", il format internazionale in cui gli ospiti della maison brindano per suggellare l'impegno a sostegno di un'associazione benefica. In occasione della Mostra del cinema, il brand ha scelto di alzare ancora una volta calici e riflettori su inclusione e diversità, continuando la collaborazione iniziata nel 2021 con Fondazione Diversity, ente no profit presieduto da Francesca Vecchioni impegnato nel diffondere la cultura dell'inclusione e nel promuovere una rappresentazione valorizzante delle persone per identità di genere, orientamento sessuale e affettivo, età, etnia e disabilità, favorendo una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per le persone e le aziende. Quest'anno, in particolare, la Fondazione ha potuto progettare ed erogare sei borse di studio a copertura totale del corso triennale di doppiaggio della scuola Voice Art Dubbing, riservate a persone appartenenti a gruppi sottorappresentati.