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Venezia 80, Fassbender è il "Killer" di Fincher tra adrenalina e filosofia

Il regista americano presenta al Lido il nuovo film che concorre per il Leone d'oro

IPA

David Fincher è protagonista a Venezia 80 con il suo nuovo film "The Killer", presentato al Lido e in corsa per il Leone d'oro. Protagonista è Michael Fassbender, un assassino professionista che non è solo simbolo di adrenalina e polvere da sparo, ma ha soprattutto bisogno di una pazienza di Giobbe perché deve attendere molto nel suo lavoro per cogliere il momento giusto. E in queste lunghe pause, corre anche un altro rischio: quello di diventare filosofo. 

Il film  "The Killer" racconta appunto la storia di un uomo dal carattere solitario, senza scrupoli, freddo e minuzioso che si ritrova però a sbagliare un incarico. Animato da vendetta andrà alla ricerca dei suoi mandanti in una caccia all'uomo internazionale tra Parigi, New York e New Orleans. Tante scene d'azione, tra cui un interminabile duello all'ultimo sangue in un appartamento, da antologia. Il film è basato sulla graphic novel "The Killer" scritta da Alexis Nolent (a.k.a Matz) e illustrata da Luc Jacamon, pubblicata in francese da Editions Casterman ha nel cast, oltre una cattivissima e straordinaria Tilda Swinton, Charles Parnell, Arliss Howard, Lacey Dover, Monique Ganderton, Suzette Lange, Kellan Rhude, Monika Gossmann e Brandon Morales.

Il codice del killer   David Fincher, già regista di cult movie come "Se7en" (1995) e "Fight Club" (1999), racconta che il nuovo film "rappresenta il mio personale tentativo di conciliare la visione che ho da anni delle storie cinematografiche con la maniera di raccontarle. Penso da sempre che la frase: 'Cosa ci facevi a Chinatown? Il meno possibile', sia la più riuscita evocazione di una retroscena che io abbia mai sentito. Nutrivo poi anche una certa curiosità per il genere revenge, come strumento per creare tensione". E ancora spiega: "Mi piace poi l'idea di questo assassino che ha un suo codice personale, un monologo interiore che gli fa ripetere una sorta di mantra che lo carica. Un mantra con indicazioni del tipo 'nessuna empatia' e 'anticipare sempre l'avversario'. Non doveva però essere un personaggio che incarna il male, perché in fondo è anche un uomo pieno di dubbi".


Fassbender   La scelta di Fassbender? "Era perfetto per il ruolo è poi lui è un attore capace di fare cose molto grandi, di restituire qualsiasi colore che tu gli chiedi di fare". In The Killer compaiono anche Amazon (di cui si serve il protagonista), Google Maps e i Bitcoin? "Ho introdotto queste cose perché volevo si capisse che in realtà questo assassino abita un mondo adiacente al nostro e poi c'è comunque un sostrato umoristico in 'The Killer'".

Fotogallery - Venezia 80, bellezze sul red carpet di "The Killer"

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