Cambiamento climatico, ecco come si è ridotto il Monte Bianco in 150 anni: il "test" di un pittore inglese
Il paesaggista Hart Dyke ha riprodotto un quadro del 1873: neve e ghiacciai stanno scomparendo
Il Monte Bianco è da sempre una vetta ambita da molti scalatori, ma è anche soggetto di numerosi quadri. Il pittore inglese James Hart Dyke ha ricreato un'opera risalente a 150 anni fa che rappresenta la cima della montagna, ma il paesaggio è completamente diverso. Dopo aver percorso un ripido passaggio utilizzato dai primi alpinisti nel 1786 fino alla sommità del monte, ha realizzato alcune opere ispirandosi al suo collega e predecessore francese Gabriel Loppè. Questa volta, però, non c'è abbastanza bianco a colorare il dipinto a causa del cambiamento climatico.
La delusione una volta in cima Nel luglio 2022, James Hart Dyke è partito per il Monte Bianco con una missione: riprodurre il più fedelmente possibile le due opere al tramonto del famoso pittore delle Alpi francese Gabriel Loppè (1873). Così, munito di cavalletto, vernici a olio e accompagnato da un cameraman e altri scalatori, ha percorso la via per la vetta. Per simulare le condizioni il cui il collega dipinse 150 anni prima, è rimasto sulla cima del monte per circa due ore attendendo l'ora perfetta, nonostante una temperatura che oscillava tra i -15° e -20°. La "fotografia" odierna, ha lasciato però l'artista spiazzato.
"Le cime che Loppè ha visto e catturato sulle tele stanno scomparendo, volevo rappresentarle di nuovo sia per mostrare il danno che è già stato fatto, sia per condividere questo paesaggio prima che sparisca per sempre", ha detto Dyke. Secondo lui, nessun pittore sarà in grado di ripercorrere la salita a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
Il pittore della montagna Si intitola "Mont Blanc: The Summit Paintings" la mostra che con 40 dipinti mostrerà l'avventura di James Hart Dyke. Le opere saranno esposte nella galleria Cromwell Place di Londra, in particolare le due al tramonto saranno appese accanto a quelle dipinte nel lontano 1873 dal francese Loppè. "In questo momento c'è l'urgenza di essere consapevoli del paesaggio che ci circonda, perché solo se ci connettiamo con esso ci impegneremo davvero a cambiare", ha detto il pittore inglese. La scelta di porre una affianco all'altra le immagini della vetta oggi e 150 anni fa potrebbe far aprire gli occhi a molte persone, aiutando a sensibilizzare sull'argomento in ogni campo, anche in quello artistico.
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