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Il docufilm "La storia di Peppino Fumagalli. La Candy, le imprese, la famiglia" al Festival di Venezia | Il regista: "La sua biografia è, in fondo, quella dell'Italia"

"Ho pensato che con questo film potessimo parlare di noi e di come siamo stati", ha detto Massimiliano Finazzer Flory a Tgcom24

© Ansa

La storia della famiglia che ha dato vita all'azienda di elettrodomestici Candy e, in particolare, quella di Peppino Fumagalli, quartogenito del fondatore Eden Fumagalli e ideatore, a 18 anni, del marchio, è diventata un docufilm: "La storia di Peppino Fumagalli. La Candy, le imprese, la famiglia". L'opera, diretta dal regista Massimiliano Finazzer Flory, è stata presentata il 2 settembre al Lido di Venezia in occasione dell'Ottantesima Mostra del Cinema (mentre il 5 verrà trasmessa al teatro Manzoni a Monza). La storia di Peppino Fumagalli viene raccontata attraverso la voce dei figli, Laura, Aldo, Lella e Beppe, dei nipoti, e da chi ha lavorato accanto a lui. Finazzer Flory ne ha parlato a Tgcom24.

Com'è nata l'idea del tema del docufilm?  
 
La biografia di Peppino Fumagalli in fondo è la biografia dell'Italia, di tutti noi. Di un secondo Novecento in cui le macchine non hanno fatto la guerra, ma la pace. Gli elettrodomestici sono stati un potentissimo strumento di emancipazione della donna. Quindi ho pensato che con questo film potessimo parlare di noi, di come siamo stati e di un'Italia che era moderna e che aveva ancora un'industria.
 

A proposito del secondo Novecento, quanto la storia della Candy ci dice di quel periodo?  

La Candy ci dice molto, ma ci dice ancora di più l'origine di questa storia: uomini poveri che diventano ricchi, un'officina che diventa un'industria, una Brianza che crede all'estetica, alla bellezza. Una rivoluzione fatta anche di bellezza e design.   
 
   
Il docufilm racconta non solo la storia di Peppino, ma proprio della famiglia Fumagalli... 

Per me la famiglia è proprio il soggetto del film. È al centro di tutto. Nei padri, nei figli, nei nipoti. Poi c'è l'impresa, c'è il family business. Ecco, l'Italia è campione di family business, ma non lo sa. Parliamo poco di come famiglia e imprese siano un'unica società, unità, luogo d'eccezione.
 

Quale l'insegnamento per le nuove generazioni? 

Ricordare l'origine. Se non ricordiamo chi sono i nostri padri, i nostri nonni, non sappiamo neanche chi siamo noi stessi. Quindi è un esempio, perché se si ricorda il passato possiamo capire cosa sarà il futuro.

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