Più di 1.000 candidati per il progetto del comune

Smart working e case a 1 euro: a Ollolai (Nuoro) arriva la prima nomade digitale

Clarese Partis, 39 anni, designer, viene dalla California. Ha aderito al progetto del comune per combattere lo spopolamento e al quale hanno risposto da tutto il mondo. In arrivo una coppia da Singapore

© Tgcom24

Tutti pazzi per Ollolai (Nuoro). O, almeno, lo saranno i 1.112 candidati che hanno risposto al progetto del paese della Barbagia, nel cuore della Sardegna, "Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai", promosso per combattere lo spopolamento in collaborazione con l'associazione culturale Sa Mata. L'obiettivo è quello di sviluppare una rete di residenze internazionali a favore di professionisti che vivranno e lavoreranno a Ollolai grazie allo smart working. E ora è arrivata la prima nomade digitale: è Clarese Partis, 39 anni, designer dell'agenzia User Experience, proveniente dalla California. 

"Vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi" -

 Clarese Partis già da due anni lavora da remoto come nomade digitale. "Il mio obiettivo è quello di fare il mio lavoro ovunque mi trovi servendomi della rete e delle nuove tecnologie. Quando si è presentata l'opportunità di partire per Ollolai ero entusiasta di venire per godere di una nuova natura, delle montagne e dall'aria fresca. Ci sono da pochi giorni e ci starò un mese, ma devo dire che vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi e l'accoglienza è stata calorosissima. C'è così tanto da esplorare in Sardegna e sono felice di immergermi all'interno dell'isola e nella sua cultura".

Case a 1 euro -

 Il progetto dell'amministrazione comunale incentiva gli arrivi proponendo una casa al prezzo simbolico di 1 euro al mese, sulla scia di un'idea che il comune ha avviato qualche anno fa: con 1 euro a Ollolai si può acquistare una casa disabitata, a patto che la si ristrutturi e la si abiti, incrementando così popolazione e ricadute economiche. L'iniziativa nasce da un'idea del sindaco Francesco Columbu, in un primo momento sviluppando una rete con l'America ma poi estendendo il bando a tutto il mondo. A maggio il lancio della proposta che rimbalza nei media internazionali, facendo piombare negli uffici del comune, l'incredibile cifra di oltre mille richieste di 'nomadi digitali'.

"Accoglieremo a braccia aperte tutti quelli che vorranno venire, naturalmente in base agli alloggi che abbiamo a disposizione, e altrettanto facciamo oggi per Clarese - spiega il primo cittadino - La loro presenza rivitalizzerà il paese che offre natura, tranquillità, cibo sano, tradizioni e una comunità accogliente. Voglio ricordare anche che siamo una delle cinque Blue zone del mondo, terra di centenari e ultracentenari".

In arrivo una coppia da Singapore -

 Il prossimo arrivo è previsto per la fine di settembre e si tratta di una coppia proveniente da Singapore. "Certo non immaginavamo di ricevere più di 1.000 richieste da tutto il mondo - commenta Veronica Matta, presidente di Sa Mata e direttrice del progetto -. Ci hanno scritto dal Perù, dal Messico, dal Sudafrica, dall'India, ma anche da tanti Paesi europei. Naturalmente non possiamo soddisfare tutti, ma è certo che cercheremo di capire le potenzialità  di questo settore".

Intanto gli stranieri continuano a comprare case a 1 euro in paese. "L'ultima l'ha acquistata un ambasciatore del Sudafrica - conferma Matta - Gli stranieri comprano, ristrutturano le abitazioni e le mettono a reddito realizzando dei B&B. Per loro è una grande opportunità: tengono come base Ollolai da cui partono per esplorare tutta la Sardegna. Opportunità che potranno sfruttare anche i 'nomadi digitali'".

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