"9mila non sono gestione ordinaria"

Zaia: migranti in Veneto sono emergenza, raggiunto il limite

Il presidente della Regione spiega come le strutture di accoglienza siano al collasso: "Oltre non possiamo più andare. L'Europa è latitante"

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Per Luca Zaia in Veneto "i migranti sono un'emergenza". "Dire che 9mila migranti rappresentano una gestione ordinaria per me è decisamente no - ha detto il presidente della Regione parlando delle persone ospitate nelle diverse strutture -. Poi non si dica in giro che il Veneto non è ospitale quando è riconosciuto a livello internazionale per il modello di integrazione".

"Ci sono 550mila persone che si sono integrate in Veneto e che hanno un progetto di vita - ha sottolineato Zaia - che hanno trovato il modo di migliorare le proprie condizioni di vita, sono i nostri nuovi veneti e sono il 12% della popolazione dei 5 milioni di veneti", ma, ha aggiunto il presidente della Regione, "con queste 9mila persone abbiamo raggiunto i limiti massimi di sostenibilità. Oltre non possiamo più andare".

"L'Europa è latitante" -

 "L'Europa è latitante - ha quindi attaccato Zaia -, non è normale che l'Europa percepisca Lampedusa come il confine italiano quando il migrante che arriva dice 'sono arrivato in Europa'. Un'Europa che non c'è nella redistribuzione dei migranti visto che è uguale a zero. L'Europa deve prendere in mano la situazione".

Zaia ha quindi concluso ricordando di sapere "con certezza che solo l'8% di quanti sbarcano avranno lo status di profughi, rubiamo posti ai rifugiati veri che scappano dalla morte e dalla fame come i 15mila ucraini che sono giunti in Veneto, per dare spazio a quelli che sono molto spesso migranti economici".

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