C'era grande attesa nei confronti di Starfield, il nuovo gioco di ruolo di Bethesda che rappresenta il primo franchise inedito realizzato dallo studio dopo 25 anni trascorsi a sfornare nuovi capitoli per le sue serie di spicco: The Elder Scrolls e Fallout. La buona notizia è che, cinque anni dopo l'annuncio, Starfield è finalmente in dirittura d'arrivo, pronto a conquistare gli amanti della fantascienza con un'epopea spaziale davvero imperdibile.
Da una parte, la space opera realizzata dallo studio rappresenta un'occasione d'oro per creare una saga caratterizzata da toni e dalle ambientazioni totalmente diverse rispetto alle storie fantasy o post-apocalittiche dei due brand succitati. Dall'altra, Starfield è l'occasione perfetta per Microsoft di ripagare l'investimento da 7,5 miliardi di dollari e infarcire il catalogo di Xbox Game Pass con un gioco di ruolo immenso, incredibilmente coinvolgente e ricco di storie da scoprire.
ESPLORANDO LO SPAZIO -
Starfield è un gioco di ruolo a mondo aperto (o meglio, a "universo aperto") che consente ai giocatori di creare da zero il proprio personaggio e avventurarsi nello spazio dopo un prologo che, ricalcando le opere precedenti di Bethesda, vede il protagonista unirsi a un gruppo di esploratori intergalattici pronti a farci vivere nuove storie incredibilmente coinvolgenti.
In un certo senso, come spesso succede nelle produzioni ruolistiche che lasciano piena libertà al giocatore, la storia viene scritta passo dopo passo in base alle scelte compiute lungo il cammino, all'approccio scelto per relazionarsi con alleati e avversari, alle strategie scelte per affrontare determinati missioni e, soprattutto, al modo in cui si reagisce a tutto ciò: è un universo libero, quello di Starfield, in cui si può scegliere di vagare senza meta o fondare nuovi avamposti, unirsi a un gruppo di adepti che venerano chissà quale divinità oppure cercare di stringere un legame sentimentale con uno dei propri alleati.
C'è tanto da fare, nel nuovo gioco di ruolo creato da Bethesda: tra avamposti da liberare, conflitti da sventare, incursioni furtive, complotti, creature aliene da affrontare e infiltrazioni degne delle migliori "space opera" viste in quasi cinquant'anni di film e serie televisive, i giocatori possono esplorare i pianeti, muovendosi a piacimento tra i sistemi una volta ottenuta un'astronave e scegliendo se sfruttare una telecamera in soggettiva, tipica delle produzioni dello studio, o una più accattivante visuale in terza persona, che rende Starfield più vicino ad altri titoli già presenti sul mercato (il confronto più facile, ma per certi versi ingiusto, è certamente quello con No Man's Sky).
Il comparto narrativo risulta quasi sempre avvincente, toccando picchi davvero memorabili e perdendosi solamente nello sviluppo di alcune relazioni che, nonostante le tante ore a disposizione, potrebbero sembrare un po' affrettate. Quel che manca, rispetto a un altro pezzo da novanta come Baldur's Gate III, è una sceneggiatura che sia sempre sopraffina come il titolo di Larian Studios, ma in tal senso il gioco di ruolo compensa con una quantità impressionante di attività e missioni che danno modo al giocatore di poter plasmare il proprio destino in una galassia pronta puntualmente a stupire con segreti, storie da scoprire e intere "questline" nascoste.
TRA COMBATTIMENTI SPAZIALI E SPARATORIE -
Grande enfasi, chiaramente, è data al sistema di combattimento, che permette di usare armi (che seguono uno stile unico e sono caratterizzate da un feeling estremamente piacevole) sempre più potenti e creare situazioni davvero soddisfacenti dal punto di vista tattico. Si notano gli evidenti passi in avanti da parte di Bethesda, che ha saputo creare un gioco di ruolo coinvolgente e appagante anche negli intensi scontri a fuoco, complice il tasso di sfida stimolante garantito dall'IA degli avversari e da alcune "creature" davvero sorprendenti e impegnative, da scovare nei posti più remoti dello spazio.
Le opportunità sono tali da garantire un'incredibile libertà di approccio, che si rispecchia tanto nei combattimenti terresti quanto in quelli a bordo delle astronavi, che il giocatore potrà acquistare e personalizzare secondo i propri gusti. Si possono trascorrere ore e ore a mettere a punto il proprio mezzo spaziale, cercando di adattarlo ai propri canoni estetici e alle funzionalità necessarie ad avventurarsi tra un pianeta e l'altro, ma nonostante questa profondità possa sembrare quasi soverchiante, coloro che temono di non riuscire a gestire le fasi spaziali non devono disperare: esplorare lo spazio a bordo di un'astronave è semplice e richiede pochissima pratica.
Certo, quando si tratta di affrontare altre navi spaziali i giochi possono farsi immediatamente rapidi e spietati, ma è anche questo il bello di Starfield: quello creato da Bethesda è un gioco dalle mille anime, che racchiude al suo interno tante meccaniche diverse capaci di unirsi per dare al giocatore tutti i mezzi per costruire la propria storia. Si può scegliere di affrontare la storia in modo pacifico, oppure di adottare una condotta molto più aggressiva, tenendo conto tuttavia che personaggi, avversari e creature aliene possono reagire alle proprie scelte in modo differente, rispondendo per le rime... oppure arrendendosi, capendo che non vale la pena di lasciarci le penne.
Passo dopo passo, relazione dopo relazione, avamposto dopo avamposto, pianeta dopo pianeta, si arriva alla consapevolezza che l'universo di Starfield è stato creato con immensa cura da chi, i giochi di ruolo, ha contribuito a crearli, a migliorarli e a farli diventare uno dei generi più amati del settore: il tutto sta nel lasciarsi cullare, poi sorprendere, poi rapire da un canovaccio che può tenere impegnati per decine e decine di ore prima di raggiungere l'epilogo e poi, con un colpo di spunga, sfrutta uno stratagemma per spingere il giocatore ricominciare da capo, magari invitandolo a prendere scelte diametralmente opposte rispetto alla storia precedente.
UNO SPETTACOLO TUTTO DA SCOPRIRE -
Se dal punto di vista dei contenuti, della storia e delle meccaniche non c'è da lamentarsi, fortunatamente Starfield si difende bene anche dal punto di vista audiovisivo: il comparto grafico è un netto passo in avanti rispetto ai precedenti giochi di Bethesda (che non hanno mai particolarmente brillato, in questo senso), mentre per quanto riguarda l'accompagnamento sonoro non mancano delle tracce particolarmente epiche che sembrano uscite dai più grandi film di fantascienza contemporanei.
Insomma, per Bethesda si tratta di un altro centro e il primo tassello, si spera, di una saga destinata a far parlare di sé a lungo. Per Microsoft, si può dire che Starfield sia il gioco che, da solo, potrebbe ripagare l'investimento da 7,5 miliardi di dollari richiesto per l'acquisizione della casa guidata da Todd Howard e Pete Hines: un gioco a dir poco imperdibile che potrebbe spingere nuovi utenti ad acquistare una console Xbox o ad abbonarsi a Game Pass, una produzione che rientra a pieno diritto nell'ormai rara definizione di "killer application". Uno di quei videogame che chiunque, nella vita, dovrebbe provare almeno una volta.
Come lo abbiamo giocato
Le nostre impressioni su Starfield nascono da una prova approfondita del gioco in versione Xbox Series X: abbiamo investito decine di ore per portare a termine la storia principale sulla console ammiraglia di Microsoft, lasciandoci cullare dalla sua incredibile libertà e sperimentando le numerose attività che si celano nell'universo creato da Bethesda. Il gioco sarà disponibile anche su PC e Xbox Game Pass dal 6 settembre, con l'accesso anticipato che partirà il 1 settembre.
Può piacere a chi…
… ama i giochi di ruolo di stampo fantascientifico
… adora esplorare ambientazioni sconfinate in totale libertà
… vuole vivere una "space opera" con tanto di combattimenti e misteri
Potrebbe deludere chi…
… preferisce giochi lineari e meno dispersivi
… non ama le esperienze ruolistiche prive di vincoli
… apprezza poco le storie futuristiche ambientate nello spazio
Starfield è un gioco consigliato a un pubblico maggiorenne.