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Stupri a Palermo e Caivano, ministra Roccella: "Vietare il porno per i minori"

L'intervista a "Zona Bianca": "Giovani abituati a vedere filmati violenti già dai 7 anni"

Vietare la visione di filmati porno ai minori: la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Maria Eugenia Roccella interviene a "Zona Bianca", proponendo lo stop al porno per gli under 18 dopo i recenti casi di stupri in branco a Palermo e Caivano: "Sono episodi particolarmente sconvolgenti - ha spiegato -, perché il fatto che ci sia il branco, intensifica la violenza di quello che accada e poi colpisce il fatto che sia le vittime, sia per gli aggressori siano giovanissimi. Il primo accesso, secondo gli esperti, alle immagini pornografiche avviene intorno ai 7 anni. C'è un'abitudine sempre più frequente alla visione del porno, che non è più quello di 50 anni fa. Ora è molto violento e molto estremo: questo da ai ragazzi un'immagine sbagliata del rapporto fra uomo e donna. Ci sono dei filmati in cui sembra che alle donne possa piacere in qualche modo subire pratiche estremamente violente e questo induce a pensare che sia lo stesso anche nella realtà".

Anche la star del porno, Rocco Siffredi, è d'accordo con la proposta di uno stop al porno per i minorenni: "Il fatto che un protagonista del porno abbia ammesso che la fruizione del porno da parte dei minori sia un grande rischio e lo abbia dichiarato non tanto in quanto protagonista ma da padre ci fa capire ancora di più quanto sia delicato il tema". Per la ministra c'è bisogno di recuperare il rapporto tra i giovani e le famiglie: "Le famiglie sono in grande difficoltà, il mondo è cambiato - ha aggiunto -. Tra le famiglie e i ragazzi c'è una cesura che prima non c'era. Dobbiamo recuperare autorevolezza e credibilità".

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