Don Coluccia dopo l'agguato a Roma: "Pensavano di farmi fuori ma tornerò in strada" | Il prete ricevuto da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi
Il premier: "Solidarietà e gratitudine per l'impegno". Il 28enne che ha tentato di investire il prete antimafia è accusato di tentato omicidio: si indaga su eventuali mandanti
"Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace, io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada". È la promessa di don Antonio Coluccia, prete antimafia, dopo l'agguato a Tor Bella Monaca, quartiere di Roma, da parte di un 28enne che ha cercato di investirlo. "Ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori", ha aggiunto don Coluccia. Il giovane, arrestato, è accusato di tentato omicidio. Intanto, il prete è stato ricevuto a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni. Il premier: "Solidarietà e gratitudine per l'impegno".
"Devo ringraziare l'operatore della scorta" - "Ho avuto paura perché mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato mi colpisse - ha detto don Coluccia al Tg1 -. Devo ringraziare l'operatore della scorta che mi ha spostato e salvato". L'agente ha infatti reagito al tentato investimento sparando e ferendo l'aggressore a un braccio. Nello zaino del 28enne è stata trovata anche una mannaia e un martello: il pubblico ministero non esclude di contestargli anche il porto abusivo di armi. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla procura di Roma, stanno ricostruendo la dinamica dell'aggressione e chiarendo se il fermato abbia agito su commissione, ingaggiato da presunti mandanti.
"La mia presenza infastidisce i narcotrafficanti" - "Le mie passeggiate per la legalità sono contro la violenza e sono ispirate al Vangelo. Ieri pomeriggio, la persona in sella allo scooter prima di tentare a investirmi mentre attraversavo sulle strisce pedonali mi aveva minacciato - ha detto don Coluccia a LaPresse -. La mia presenza civile sulle piazze di spaccio, infastidisce i narcotrafficanti perché non potendo vendere la droga perdono anche 20euro a sera".
Don Coluccia ricevuto a Palazzo Chigi da Meloni -
Don Coluccia è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Ho raccontato" al premier "le criticità del crimine sulla città" e "del welfare criminale" che agisce in alcuni quartieri, le prime parole ai cronisti di Don Coluccia, intercettato all'uscita di Palazzo Chigi.
Don Coluccia: "Meloni farà un giro nelle periferie" -
Giorgia Meloni "ha promesso che farà un giro nelle periferie, quando e come non lo so ma ha promesso che verrà: l'ho vista molto convinta e credo che i cittadini di questi territori hanno bisogno di vedere uno Stato di prossimità", ha aggiunto don Coluccia.
Meloni a Don Coluccia: "Solidarietà e gratitudine per l'impegno" -
"Orgogliosa di aver ricevuto oggi a Palazzo Chigi don Antonio Coluccia, il sacerdote aggredito ieri a Tor Bella Monaca a Roma. A nome del governo ho voluto esprimergli la massima solidarietà e il pieno sostegno per l'infaticabile impegno nel condurre le sue battaglie quotidiane contro la criminalità organizzata, lo spaccio di droghe e l'illegalità. A lui tutta la nostra gratitudine". Lo ha scritto su X il premier Meloni.
Crosetto: "Spero di abbracciarlo presto" - Sulla vicenda è intervenuto il ministro della Difesa Guido Crosetto, con un post sul social X (l'ex Twitter): "Cari don Antonio Coluccia di Tor bella Monaca e don Maurizio Patriciello di Caivano, so quanto siete coraggiosi nel vostro quotidiano contrasto alla criminalità organizzata. Vivete entrambi sotto scorta ma lo Stato c'è e sta dalla vostra parte. Spero di potervi abbracciare presto".
Prisco: "Don Coluccia coraggioso e strenuo difensore dei più fragili" - "L'aggressione ai danni di Antonio Coluccia, coraggioso e strenuo difensore dei più fragili e dei più esposti, la cui meritoria opera contribuisce ogni giorno a contrastare il degrado portato dai clan a Tor Bella Monaca, merita lo sdegno di tutti noi, cittadini e istituzioni - ha detto il sottosegretario al ministero dell'Interno Emanuele Prisco -. Con don Coluccia siamo dalla stessa parte, contro l'immorale trasformazione in ghetti di molti quartieri periferici delle nostre città. La mia solidarietà a lui e all'agente della sua scorta rimasto ferito ieri in viale dell'Archeologia a Roma durante la Marcia della Legalità".
Baldassarre: "Atto vergognoso" - "Solidarietà a Don Antonio Coluccia, tenace salentino, prete antimafia che da 25 anni è impegnato contro la criminalità organizzata e ogni tipo di droga e salvato ieri da un coraggioso agente, a cui va tutto il mio in bocca al lupo - ha detto Simona Baldassarre, l'assessore al Personale, alla Polizia locale, agli Enti locali e alla Sicurezza della Regione Lazio -. Di fronte a tali atti vergognosi, serve sempre più promuovere una cultura della legalità. Ne va dell'educazione dei nostri giovani e della sicurezza del nostro futuro".
Solidarietà bipartistan - "Solidarietà a Don Antonio Coluccia per l'aggressione subita ieri nel quartiere di Tor Bella Monaca dove è rimasto ferito un agente della sua scorta. Al sacerdote che si batte con straordinario coraggio e determinazione contro il degrado delle periferie e la piaga dello spaccio di droga va tutta la nostra stima, oltre alla condanna per il vile gesto di cui è rimasto vittima - si legge in una nota del gruppo di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio -. Solidarietà e auguri di pronta guarigione all'agente della scorta ferito che ha compiuto in maniera egregia il proprio dovere. Da parte nostra sarà sempre alta l'attenzione e massimo l'impegno nella lotta contro tutte le mafie, per riportare la legalità in quei quartieri della Capitale che non meritano di essere ostaggio della criminalità. Don Coluccia è un esempio per tutti noi".
"Siamo vicini a Don Antonio Coluccia. Al suo coraggio e alla sua tenacia nell'affrontare a viso scoperto e a mani nude la prepotenza degli spacciatori e delle mafie. A lui la nostra solidarietà per l'odioso attentato e con lui agli agenti di scorta che ieri lo hanno protetto, in particolare all'agente che è rimasto ferito nel tentativo vile di investire Don Antonio - ha detto la capogruppo del Pd in Campidoglio Valeria Baglio -. Inquieta un attentato così spudorato, portato avanti durante una marcia per la legalità. Ma non ci arrendiamo, non ci facciamo intimidire dagli attacchi della criminalità. Come già nei mesi scorsi, è necessario anche oggi alzare la guardia e fare quadrato, istituzioni e cittadini insieme, per arginare fenomeni malavitosi che non rappresentano la gente di Tor Bella Monaca e non rappresentano Roma".